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    Il Sat Kriya. i fondamenti del kundalini yoga


    Il Sat Kriya è una delle pratiche che possiamo considerare fondamentali del Kundalini yoga, rimango sempre stupita e incantata da singole posizioni che sono organizzate in modo da potersi sostituire o affiancare a pratiche molto più articolate e complesse. Infatti il Sat Kriya può essere una singola pratica da fare da sola oppure affiancata ad una sequenza più articolata.

    Questo articolo in cui ti illustro come farlo, di base è rivolto a chi intende farne una pratica unica, ma anche a chi vuole approfondirlo per affrontarlo al meglio quando si presenta all’interno di altre pratiche.

    Non so se dipende dal profondo amore che nutro verso questi insegnamenti, e pur comprendendo che le vie sono tante e diversificate per ognuno di noi, non esiteri un attimo a suggerirti di intraprederne la pratica. Soprattutto se i tempi della tua vita sono molto intensi e il tempo è per te tirranno.

    Sono sicura che soli 3 minuti di questa pratica al giorno senza altro, possono aiutarti a stimolare un processo di cambiamento e consapevolezza come poche altre cose.

    Come vedrai dall’articolo in realtà è una pratica complessa che comprende tutti gli elementi che compongono il Kundalini yoga; ed è bene, se sei ai primi passi in questo stile di yoga o non li hai ancora fatti, che studi molto accuratamente tutto quello che c’è da fare, per poi provare ad applicarlo al meglio.

    È importante anche che non esiti a chiedere aiuto per dubbi, perplessità o altro, a qualcuno più esperto di te, ad un insegnante se lo hai di riferimento, anche a me se ti fa piacere.

    Il Kundalini Yoga mi ha insegnato a curare i dettagli, a studiare prima di praticare, ad avere cura fondamentalmente di quello che faccio.

    Ricorda che è una tecnologia potente che va rispettata nelle varie indicazioni al meglio che si può, solo così i risultati sono garantiti e si stimola l’energia kundalini in totale sicurezza.

    COME FARE IL SAT KRIYA

    Premessa importante: quasi tutte le indicazioni della pratica le ho prese dal manuale insegnanti di Kunalini Yoga di primo livello. Ho apportato qualche lieve correzione e riorganizzazione con l’intento di rendere tutto più chiaro e comprensibile pensando soprattutto a chi non sa niente del Kundalini yoga o sta muovendo i suoi primi passi.

    Per qualsiasi inesattezza mi assumo tutte le responsabilità, e sarò felice se vorrai segnalarmele.

    Qui la puoi praticare insieme a me su YouTube.

    A seguire tutta la descrizione, così puoi scegliere la tua modalità per farla. Forse integrando le due.


    POSIZIONE: la posizione di base in cui il Sat Kriya viene solitamente pratica è la posizione della “roccia”o Vajrasana, in cui ti siedi sui talloni, le braccia sono stese sopra la testa e i palmi uniti nel mudra della Preghiera o in Sarb Gyan Mudra. Cerca di stendere bene le braccia ruotando lievemente le ascelle in dentro, per facilitarne l’estensione verso l’alto e l’averle di fianco alla testa.

    Puoi anche usare la posizione del “celibe” sicuramente più impegnativa, che ne evidenzia gli effetti. Posizione in cui devi sederti tra i talloni, molto intensa per le articolazioni delle ginocchia e dei piedi. Da approcciare con tanta cura e consapevolezza.

    La posizione del “celibe”

    Possibili alternative a queste due posizioni: se sei un momento di difficoltà a tenere queste due asana allora pratica seduto a gambe incrociate in “posizione facile” o Sukhasana.

    Se le tue difficoltà riguardano le braccia, durante la pratica puoi abbassare temporaneamente il Mudra e poggiarlo sulla testa. Come anche non stendere del tutto le braccia.

    MUDRA DI BASE: il Sarab Gyan Mudra è una variante della Stretta di venere. Intreccia tutte le dita tranne gli indici, che puntano verso l’alto. Le donne iniziano ad incrociare le dita con il mignolo destro sotto il sinistro e accavallano il pollice sinistro sopra il destro. Gli uomini fatto l’opposto.

    Molto importante sul mudra della preghiera: se non hai assunto droghe o ti sei disintossicato, puoi scegliere di praticare questo kriya con i palmi aperti, poggiati l’uno contro l’altro nel Mudra della preghiera. Ciò provoca il rilascio di più energia rispetto a Sarab Gyan Mudra. Questo mudra di solito non viene insegnato nelle lezioni, perché qualcuno in classe potrebbe avere i nervi indeboliti dall’uso di droghe.

    Personalmente non ho mai proposto questo mudra perchè effettivamente non posso sapere la reale condizione di chi ho davanti.

    OCCHI: gli occhi sono chiusi e focalizzati al punto in mezzo alle sopracciglia, al “terzo occhio”.

    MANTRA E MOVIMENTO DELL’OMBELICO: Un elemento fondamentale è la vibrazione a voce alta del mantra SAT NAM abbinato al movimento dell’ombelico.

    Recita a voce alta il mantra SAT e tira in dentro e verso l’alto il punto dell’ombelico. Subito dopo il mantra NAAM e rilassa la contrazione dell’ombelico .

    Il centro del suono NAAM può essere sia nel Punto dell’Ombelico che nel Punto tra le Sopracciglia (il punto dove le sopracciglia si incontrano alla radice del naso; l’area che corrisponde al sesto chakra).

    Il Sat Kriya lavora direttamente sulla stimolazionezione e canalizzazione dell’energia kundalini, quindi dovrebbe sempre essere praticato con il mantra SAT NAM, che ne garantisce la risalita in sicurezza.

    La schiena è ferma e diritta. La contrazione ritmica e il rilassamento producono onde di energia che circola, energizza e guarisce il corpo.

    Non è né una flessione della schiena né una spinta dal bacino. Rimani saldamente seduto sui talloni durante i movimenti del kriya.

    La sottile unione di prana e apana è compiuta con ogni ripetizione del mantra. lo stesso Bij mantra SAT NAM stabilisce una qualità sattvica di neutralità e calma nell’ombelico, che consente alla Kundalini di fluire naturalmente, in proporzione al bisogno individuale, per la cura e la chiarezza fisica, mentale e spirituale.

    Cautele: fai il movimento dell’ombelico in modo molto lieve se sei una donna e hai le meustrazioni, oppure non farlo proprio. Se sei incinta non fare questo Kriya.

    RESPIRO: il respiro si regola da solo, non c’è bisogno di concentrarsi su di esso.

    CHIUSURA: mantenendo totalmente la posizione:

    • Inspira profondamente.
    • Tieni l’aria dentro e applica mulabandha. Sospendi l’aria per 5-20 secondi, secondo la tua capacità. Stringi forte i muscoli dai glutei fino alla schiena passando per le spalle. Consenti mentalmente all’energia di fluire verso la sommità della testa.
    • Espira rliassando la contrazione.
    • Sospendi l’aria fuori e applica tutti i blocchi mahabandha per circa 5-20 secondi, secondo la tua capacità.
    • Rilassa prima l’addome e poi tutta la chiusura, inspira e espirando sciogli completamente la posizione.

    DURATA: continua per almeno 3 minuti (o qualsiasi tempo è specificato nel kriya in cui questa pratica può essere inclusa).
    Puoi estendere la durata di questo esercizio fino a 31 minuti, ma ricordati di fare subito dopo un lungo e profondo periodo di rilassamento.

    Importante da leggere con attenzione: costruire il tempo massimo di 31 minuti continui di Sat Kriya richiede pazienza e determinazione. Puoi o aumentare i tempi, partendo da 3 minuti, ogni 4/5 giorni di un minuto. Naturalmente senza dimenticarti di adeguare il rilassamento previsto subito dopo.

    Puoi anche costruire il tempo alternando i 3 minuti di Sat Kriya con i 2 di rilassamento ripetendo il ciclo fino a quando non hai completato 15 minuti di Sat Kriya e 10 minuti di riposo. Aumentando sempre ogni 4/5 giorni minuti del Sat Kriya e quelli del rilassamento fino a quando non hai raggiunto i 6 minuti per ogni segmento a totalizzare i 30 minuti di Sat kriya.

    Sarebbe: 3 minuti di Sat Kriya e 2 minuti di rilassamento; 3 minuti di Sat Kriya e 2 minuti di rilassamento, 3 minuti di Sat Kriya e 2 minuti di rilassamento; 3 minuti di Sat Kriya e 2 minuti di rilassamento,3 minuti di Sat Kriya e 2 minuti di rilassamento, OK?
    Non andare subito a 31 minuti perché ti senti forte, virile o sei un insegnanti di yoga. Rispetta il potere intrinseco della tecnica. Lascia che il kriya prepari il terreno del tuo corpo per piantare in un modo corretto il seme dell’esperienza più elevata. Non è solo un esercizio, è un kriya che funziona a tutti i livelli dell’essere: conosciuti e sconosciuti:

    • Potresti bloccare le esperienze più sottili delle energie superiori sforzando troppo il corpo.
    • Potresti avere un’ondata eccessiva di energia.
    • Potresti avere un’esperienza di maggiore consapevolezza, ma non essere in grado di farle integrare l’esperienza nella psiche.

    Quindi preparati con costanza, pazienza e moderazione. Il risultato finale è garantito,

    IL RILASSAMENTO

    Essendo una pratica molto potente, se praticata da sola, richiede un rilassamento finale pari al tempo praticato o al doppio dei minuti che hai effettuato il Sat Kriya. Quindi se lo pratichi solo per 3 minuti, farai dai 3/6 minuti di rilassamento. Se lo hai praticato per un tempo totale di 15 minuti, anche se frazionati, farai un rilassamento aggiuntivo da 15/30 minuti. Se lo hai praticato 30 minuti totali , rilassati da 30 minuti a 1 ora.

    Il rilassamento va fatto a terra nella posizione del “cadavere” o Shavasana

    Shavasana

    Se praticato come parte di un kriya di più passaggi, segui i tempi di rilassamento specificati per il kriya.


    EFFETTI E BENEFICI

    Come kriya è un processo che funziona a tutti i livelli del tuo essere, conosciuto e sconosciuto, che ti rende più capace di rispondere alla tua sottigliezza e alla tua totalità. Avvicinato con pazienza, fermezza e moderazione, il risultato finale è garantito. Se hai poco tempo e speri di fare una bella pratica, fai in modo che questo kriya diventi parte della tua routine quotidiana. I suoi effetti sono numerosi:

    • Una delle azioni primarie è bilanciare le energie del triangolo inferiore dei chakra ( i primi 3 chakra), i centri di distribuzione di energia, fondendo prana e apana al centro dell’Ombelico. Questo genera calore nel sistema e apre i canali interiori al flusso verso l’alto e alla rotazione dell’energia.
    • È eccellente per i problemi digestivi e per superare le paure.
    • L’impatto principale di questo kriya è quello di armonizzare il sistema nervoso.
    • Il Sat Kriya rafforza l’intero sistema sessuale e stimola il suo flusso naturale di energia. Questo elimina le fobie sulla sessualità. Ti permette di controllare l’insistente impulso sessuale ricanalizzando l’energia sessuale verso attività creative e curative nel corpo.
    • Coloro che sono molto turbati e mentalmente disturbati sono eccessivamente coinvolti nel triangolo inferiore: quindi questa diventa per loro un’ottima pratica regolare.
    • Calma il tumulto emotivo
    • C’è un miglioramento generale della salute fisica perché tutti gli organi interni ricevono un delizioso e costante massaggio da questo esercizio.
    • Il cuore diventa più forte a causa del movimento ritmico in alto il basso della pressione sanguigna generato dalla spinta ritmica del Pnto dell’Ombelico.

    MPORTANTE PER CHI NON CONOSCE BENE IL KUNDALINI YOGA

    Prima di iniziare la pratica del Sat Kriya

    Se hai deciso di fare questa meditazione e non hai mai praticato il Kundalini yoga, per favore leggi questo post che ho scritto, dove illustro come aprire e chiudere lo spazio dello yoga. Segui il più possibile le istruzioni. https://adharmapiaceloyoga.com/struttura-di-una-lezione-di-yoga-kundalini/

    Oppure guarda questo video:

    .

    CARI YOGI E YOGINI NON MI RESTA CHE AUGURARVI… BUONA PRATICA!

    Fammi sapere se la stai praticando e come va, e per qualsiasi cosa scrivimi ti aiuterò con piacere.

    Dharma Kaur

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