• Essere insegnante / Pratichiamo Yoga

    preparare una sequenza o meditazione che non conosci

    Come per iniziare qualsiasi attività ci si prepara, così per iniziare una propria pratica in autonomia, come anche insegnarla, il primo passaggio è proprio quello di organizzare tutto preparandosi al meglio.

    In questo post mi rivolgerò sia ai praticanti, privilegiando forse quelli alle prime armi, e agli insegnanti, perchè questo argomento li può riguardare entrambi.

    Non affronterò il tipo di preparazione che ha a che fare con come vestirsi, quale tappetino, dove, quando ecc…, ma sugli aspetti che sorgono dopo aver selezionato una sequenza, una meditazione, per prepararsi per potersi sedere sul tappetino e praticare, o insegnare.

    Se come praticante non segui un video e quindi non sei condotto come se praticassi yoga con un’insegnante, è fondamentale che ti organizzi bene per poterti godere la pratica dello yoga e avere da subito dei begli effetti positivi. Soprattutto, questo è molto importante, se hai deciso di avventurarti in una delle tante possibili pratiche del Kundalini yoga che è molto complesso e articolato. Se invece sei un’insegnante, uno dei primi impegni/doveri che hai è quello di cercare di trasmettere il più fedelmente possibile gli insegnamenti, e vista la ricchezza del Kundalini yoga devi trovare la tua modalità per farlo al meglio.

    Qui condividerò quello che ho strutturato per me in tanti anni di pratica e di insegnamento. Tutto quello che descrivo è nato dalla mia esperienza, anche dall’aver osservato e seguito i migliori insegnanti italiani e non solo. Questo approccio è stato di supporto per tanto materiale che ho preparato per insegnare e ho praticato per me stessa.

    Quindi rinnovo: tutto quello che illustro può essere ottimo se sei un’insegnante, perchè se insegni con regolarità dovrai affrontare in continuazione sequenze molto diverse tra di loro, meditazioni di tutti i tipi e non si può ricordare a memoria sempre tutto. E se sei un praticante autonomo devi imparare ad avere un metodo e rispettare la tecnologia che hai deciso di fare.

    Naturalmente il mio riferimento è il Kundalini Yoga, ma sono certa che tante linee guida possono essere applicate anche per tutti gli altri stii.

    So che tanti di voi sono molto tecnologici, e quindi forse preferite aprire il vostro tablet o computer, o cellulare e insegnare da lì. Lo comprendo e lo rispetto, ma io che sono nata in un’epoca in cui la tecnologia era poca, amo ancora usare matite e colori, carta, e soprattutto le mie mani, in un processo creativo che trovo impagabile. Sarai tu a valutare l’utilità di quello che voglio condividere, e sarà sempre un grazie anche solo per aver aperto il post.

    Cosa praticare

    La scelta di cosa praticare o insegnare è molto importante, è la radice di tutto. Sono tanti i fattori che possono portarti a decidere per una sequenza o una meditazione. In questo articolo sono entrata più in alcuni dettagli , non tutti, ma potresti trovare qualche punto interessante.

    Quello che mi preme, ora, è la parte più tecnica. Concretamente hai necessità di avere una sequenza illustrata per bene, anche una meditazione. Potrai trovarne su diversi manuali in circolazione in italiano, altri sono ancora in inglese e li troverai solo online o in alcune ricorrenze speciali come i Tantra Bianco che in questo momento non si fa causa Covid. Ci sono due rivenditori ufficiali con una sede fisica: Stellatum a Roma e Karam Khand Yoga Shop a Bologna. Anche online puoi trovare diverse proposte di pratica a partire dai siti ufficiali del Kundalini yoga come la 3HO, o il KRI, o altro esplorando il web.

    Se il materiale che trovi è in inglese e non lo conosci, ormai con tutti i traduttori automantici che ci sono, puoi tranquillamente risolvere il problema, e non privarti di una scelta più ampia. Per me è stato così da subito, non mi ha fermata l’inglese, che conosco poco, ho comprato testi importanti durante i primi tempi del mio insegnamento e non me ne sono mai pentita; quando ho iniziato ad insegnare esistevano pochi manuali tradotti in italiano.

    Quindi primo passaggio ricerca della sequenza e della meditazione, o solo una. Traduzione se sono in inglese.

    Alcuni manuali della mia libreria.

    Studio del testo/Dubbi

    Diventa, a mio avviso, importante avere un testo che puoi scarabocchiare, io non amo scrivere direttamente sui manuali, quindi faccio sempre una fotocopia che poi mi rimane come archivio, ma è una mia caratteristica, non è una regola generale. Una volta che hai il testo, sia che fai una fotocopia oppure no, devi naturalmente tradurlo se è in inglese e questo richiede tempo anche se usi un traduttore automatico. Leggi prima bene tutto, e poi mentre lo rifai inizia ad annotare i punti salienti.

    In questa fase potresti avere dei dubbi, soprattutto se stai inziando a praticare questo sitle di yoga e non conosci ancora tante cose, anche se arrivi da un altro stile di yoga non dare tutto per scontato. Se hai dei dubbi chiedi a qualcuno che conosci che pratica Kundalini, se hai un tuo insegnante chiedi a lui o lei. Non fare qualcosa dove hai dei forti dubbi che non sei riuscito a chiarire, rischieresti di invalidare l’effetto per il quale la sequenza o la meditazione sono orgnanizzate. Come ultima risorsa puoi sempre scrivere al KRI e domandare aiuto, so di persone che lo hanno fatto e hanno ricevuto risposte chiarificatrici, oppure semplicemente scegli un’altra partica, ne abbiamo così tante che avrai solamente l’imbarazzo della scelta. Un’altra possibilità è quella di mettere un messaggio nei gruppi dei social di kundalini yoga, se sei un’insegnante sul gruppo specifico rivolto alla categoria, sicuramente qualcuno ti aiuterà, l’ho visto accadere tante volte.

    Studia bene ogni passaggio

    Il kundalini Yoga è una tecnologia molto ricca e complessa, te ne accorgerai velocemente, in una sequenza potresti avere un passaggio in cui hai una posizione del corpo, con un movimento articolato delle braccia in più passaggi, un mudra specifico per una mano e un altro differente per l’altra, magari ad un certo punto devi far partire una musica specifica o fare il respiro di fuoco. Tante cose assieme!

    Forse al termine devi chiudere in un modo molto dettagliato…come fare a ricordare tutto? come, soprattutto, a non guardare e leggere in continuazione il testo di un manuale anche se mediale, correndo il rischio di perderti ..distrarti, capire differentemente, spazientirti e forse anche alla fine lasciar perdere?

    Il tuo foglio degli appunti

    Crea un tuo foglio dove prendere appunti passaggio dopo passaggio mettendo solo i punti salienti per ogni posizione. Io so di essere una visiva e quindi per me è fondamentale disegnare le posizioni, i mudra, in questo modo capisco subito quello che devo fare o insegnare. Poi aggiumgo tutto quello che ritengo essere importante di supporto all’immagine di base. Nel tempo ho inziato anche ad usare i colori. Devo confessare che questo passaggio mi diverte sempre molto, lo trovo estremamente creativo!

    Lo scopo

    Lo scopo è quello di aver studiato il materiale, devi rivoltarlo per bene fino a quando non hai l’impressione di aver compreso tutto: aver chiara la posizione ( forse la variante) i movimenti, i tempi, i mudra, i respiri, i mantra…più tempo avrai dedicato a questa fase più potrai avventurarti nella pratica con tranquillità e pensare solo a viverla che è quello che davvero conta no? e se sei un’insegnante a trasmettere gli insegnamenti il più fedelmente possibile!

    Esempio di foglietto di appunti per una meditazione.

    E’ importante che strutturi qualcosa che abbia un senso per te, visto che sarai poi tu ad usarla. Se preferisci utilizzare solo la fotocopia e sopra evidenziare, annotare….oppure farlo direttamene sul manuale è veramente una tua scelta. Considera, comunque, anche un’aspetto che è molto concreto, soprattutto se prendi un’impegno di fare una specifica pratica almeno 40 giorni di seguito; un piccolo foglietto riassuntivo di tutto te lo porti dietro ovunque senza difficoltà, a me è successo tante volte di mantenere la mia pratica in viaggio, una volta ho fatto yoga in un gabinetto. Chiaro che dopo un pò che pratichi tutti i giorni la stessa cosa, la impari, ma è sempre bene avere dietro una traccia, possono arrivare momenti in cui sorgono delle dimenticanze, dubbi, vuoti di memoria…piccoli “scherzetti del subconscio” che cerca strade per boicottarti.. a me è accaduto, davvero! Praticare yoga mette in moto tante cose, e non sono sempre piacevoli, e trasformare se stessi è un’avventura piena di tanti imprevisti…un’avventura appassionante! Naturalmente per i tecnolgici una foto dei tuoi appunti sarà più che sufficiente.

    L’arte della sintesi.

    Fare i disegni delle posizioni non richiede che tu sia un disegnatore professionista, io a volte ricalco contro un vetro, altre volte sintetizzo a mano libera, dipende dal manuale da cui sto prendendo il materiale e dal mio estro del momento, anche dalla lunghezza di quello che devo annotare, con sequenze molto lunghe con tanti passaggi sintetizzo molto, con una meditazione con una sola posizione mi rilasso..

    Dettagli-chiusure

    Fai molta attenzione a non dimenticare passaggi come le chiusure là dove vengono indicate e descritte in modo molto dettagliato, se c’è scritto ” inspira, tieni e strizza tutto il corpo come se volessi far uscire fuori l’acqua” lo scrivi esattamente così e poi cerchi di applicarlo quando pratichi. Quello che voglio farti capire è che la fase di definizione di quello che dovrai praticare è molto importante e devi fare caso a tutti i dettagli indicati per poi riportarli, annotarli, farli o insegnarli. Se c’è una posizione complessa magari ti informi su quale variante puoi fare, fai la tua ricerca, anche sul web o sempre chiedendo o altro. Se c’è il repiro di fuoco e non lo sai fare, cerchi di capire come si fa. Come anche se sei una donna ed hai il ciclo mensile, non dare per scontato che puoi fare tutto, trova le informazioni se non le hai da fonti inerenti al Kundalini yoga.

    Musiche

    Se devi usare una musica specifica ( spesso sono indicate e quando questo avviene è suggeribile procurarsi le musiche orginali) vedi come fare per averla, ormai ci sono tantissime possibilità, non è più come 15 anni fa, in cui l’unico modo era comprare i cd, i miei sono ancora tutti in bella mostra in casa…soprattutto quanti soldi spesi! forse la troverai su Youtube, forse su Spotify, forse su Itunes…non ci sono impedimenti vista la tecnologia imperante, anche se alcune versioni molto vecchie le troverai solo in vendita in alcuni siti specializzati nel kundalini yoga come Satnam.de o Spiritvoyage.com

    Tempi

    Io annoto di base il tempo massimo dato per ogni passaggio o meditazione ormai in color rosso così è ben visibile. A volte di fianco anche i tempi ridotti, soprattutto se è una sequenza con tanti passaggi. Quando inizi una sequenza per la prima volta riduci i tempi calcolandoli in modo armonioso tra tutti passaggi, se riduci di 1/3 applica questa percentuale a tutto il Kriya, puoi annotarlo di fianco al tempo totale, così poi potrai monitorare il progressivo aumento del tempo che farai durante i giorni consecutivi della pratica. Se ci sono passaggi un cui si conta, calcolo già preventivamente il numero in relazione a ridurre i tempi della metà, di 1/3 e via di seguito.

    Pronti?

    Quando hai letto, forse tradotto, annotato, capito, risolto dubbi, arriva il momento per sederti ed entrare nel vivo.

    Se hai fatto un buon lavoro prima, potrai davvero rilassarti e goderti la pratica dello yoga, osservando tutti gli effettti, le difficoltà, le sorpese che ogni passaggio ti riserverà e ogni meditazione .

    Così sarà come avere creato un punto fisso di riferimento che rimane solido, a cui puoi rivolgerti se dimentichi, ti distrai o semplicemente ti sei immerso in profondità nell’esperienza.

    Spero ti esserti stata utile, e di averti stimolato a costruire un tuo metodo in base alle tue caratteristiche.

    Sarebbe molto bello se volessi condividere la tua esperienza con noi tutti, sotto l’articolo nell’area dei commenti sarebbe perfetto!

    Qualche altro esempio dei miei “foglietti” amici fidati della mia pratica e del mio insegnamento.

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    2 Comments

  • Reply Devi Adi 3 Luglio 2021 at 15:51

    Grazie di cuore Cara Dharma per condividere questi preziosi suggerimenti !!
    😊🤩🥰

  • Reply Nirvair Kaur 3 Marzo 2023 at 15:27

    Waoooooo!!! Se avevi dubbi con una spiegazione così dettagliata chi non se li è tolti??

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