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    6 suggerimenti per scegliere la tua pratica yoga

    Se pratichi  yoga sai che andare a lezione settimanalmente in un centro e seguire un insegnante sono una cosa, ma che con il tempo può nascere il desiderio di praticare a casa da solo, scegliendo una pratica yoga adatta a te. Questo avvenimento è normale ed  è un salto molto importante, soprattutto quando nasce da un’esigenza di dare uno spazio quotidiano allo yoga, quando capisci che non ti basta più quella lezione che fai settimanalmente.
    Come insegnante reputo questo passo una possibilità di crescita speciale e cerco di sostenere sempre gli allievi che iniziano a farlo, perché, quando avviene, lo yoga entra veramente a far parte della loro vita.
    Con questo articolo voglio aiutarti a scegliere la tua pratica yoga, con consigli su come organizzarti e basarti per scegliere una classe adatta alle tue necessità del momento.

    Come scegliere la propria pratica

    Decidere di avere una partica autonoma apre lo spazio a tante domande e azioni, soprattutto se non lo si ha mai fatto prima:

    • Cosa posso fare in quello spazio di tempo casalingo dedicato tutto a me?
    • Come decido e organizzo la mia pratica?
    • Quando è il momento migliore per praticare da solo?
    • Sbaglierò qualcosa? Rischio di farmi male?

    A mio avviso non ci sono regole rigide e universali per tutti, tanti sono i fattori che possono influire su questa scelta e trovo necessario parlare di 6 punti fondamentali sui quali puoi basarti per decidere che pratica yoga cominciare a fare da solo, cominciamo subito:

    1. Scegli in base alla disciplina che segui

    Questo punto è un po’ la base di una possibile scelta, in quanto lo yoga è una tecnologia precisa e strutturata in differenti modi a seconda del tipo di yoga che vuoi praticare: se è Hata dovrai decidere su quali asana lavorare e come assemblarle, magari seguendo le indicazioni dell’insegnante che hai come riferimento, oppure basandoti su un libro che ti piace o un video online. Se pratichi Asthanga secondo l’insegnamento di Pattabhi Jois, le sequenze sono già ben strutturate, come anche nel Kundalini yoga. Tanti sono gli stili, ognuno ha le sue strutture ed è importante, secondo me, cercare di rispettarle al massimo se si vuole raggiungere degli effetti importanti e misurabili.

    Inoltre, praticare da solo non vuol dire che non si possa più continuare ad andare a lezione, chiedere suggerimenti e supervisioni al proprio insegnante di riferimento, anzi! Io incoraggio sempre gli allievi che riescono a praticare da soli a non mollare il contatto con l’insegnante e il gruppo. La pratica che si fa assieme apre uno spazio di esperienza importante e di condivisone che ci nutre in profondità. Mantenere la relazione con l’insegnante ci aiuta a perfezionare moltissimo l’apprendimento dello yoga e di noi stessi.

    2. Da quanto tempo pratichi yoga

    È importante avere consapevolezza di dove sei nell’apprendimento dello yoga: se sei un principiante, se pratichi da un mese, due anni o da dieci anni. La tua conoscenza dello yoga può fare la differenza nella scelta di cosa praticare.
    Se sei esperto forse non avrai grandi necessità di essere aiutato o supervisionato accuratamente, ma se hai iniziato da poco (anche se solo da un anno) allora cerca di farti aiutare. Tutte le volte che hai un dubbio sulla correttezza di un passaggio, di una posizione o qualsiasi cosa riguardante la pratica, per favore chiedi al tuo insegnante!

    L’esperienza mi ha insegnato che a volte una parola detta da un’insegnante di cui di fidi può davvero aiutarti a mantenere la tua pratica e a approfondire, migliorare la tua presenza e, soprattutto, a evitare errori che possono creare problemi o ritardare benefici che altrimenti sarebbero più veloci. Chiedere aiuto quando è necessario è una delle grandi lezioni che continuo ad avere nella mia pratica e nel mio insegnamento.

    Leggi anche: Perché sono diventata insegnante di Kundalini yoga

    3. Impara a darti delle regole e a autogestirti

    Sembra un punto banale ma non lo è per niente, è un’affermazione che nasce dalla mia ormai più che decennale esperienza di mantenere una pratica giornaliera. Per fare yoga da soli tutte le settimane, forse ogni giorno, bisogna imparare ad autogestirsi, ci vogliono costanza e impegno, ed è anche necessario essere in grado di organizzarsi. Quando decidi di praticare da solo non c’è nessuno che può obbligarti, ricordarti o controllarti, ma solo te stesso: è una tua responsabilità. A mio avviso è un buon mezzo per imparare a volersi bene.

    Solo se avrai chiara la motivazione che ti spinge a farlo potrai riuscirci. Ti accorgerai che vanno benissimo anche motivazioni in apparenza banali, come avere un corpo più sodo o giovane, come anche un forte mal di schiena; l’importante è sedersi sul tappetino e praticare.
    Mantenere un impegno con lo yoga ti insegnerà tanto su te stesso, e potrà aiutarti a diventare più disciplinato, determinato, costante nel raggiungimento dei traguardi e, fondamentalmente, a stare meglio.

    4. Trova il tempo e il luogo per la pratica

    Questo è un punto importante perché, ormai, ognuno di noi ha una vita molto frenetica e il tempo è diventato un bene raro e prezioso. Se con lo yoga vuoi ottenere dei risultati non basta immaginarli o comprare un libro, devi trovare il tempo per praticare.
    Una volta qualcuno chiese a Yogi Bhajan: “Signore cosa accade se non pratico? “ Yogi Bhajan rispose:

    Niente mio caro, proprio un bel niente.

    Quindi fai una valutazione realistica di quanto tempo potresti avere a disposizione per fare yoga e, soprattutto, dove vuoi fare yoga.

    Dove fare yoga è un aspetto che forse avrei dovuto aggiungere prima, perché in qualche modo questi punti sono legati. Forse stai pensando che la mattina prima di andare al lavoro è l’ideale, oppure durante la pausa pranzo, oppure la sera dopo il lavoro. Non credo che esiste una regola valida per tutti, solo tu puoi decidere come e quando praticare e, in futuro, ascoltandoti attentamente, potrai anche modificare il tuo impegno. In un primo momento potresti iniziare con 10 minuti di yoga al giorno, ma dopo anche solo una settimana potrebbero non bastarti più e potresti ritrovarti con l’alzarti alle 5 delal mattina per poter avere tutto il tempo necessario per fare una bella partica. L’ho visto capitare ad alcuni allievi molto motivati e appassionati, quando accade tutta la stima e il mio sostegno va ad ognuno di voi, so cosa state facendo e posso solo dirvi: bravi!

    5. Valuta la tua forma fisica e particolari problematiche fisiche, emotive o mentali su cui vuoi lavorare

    Lo yoga ha a che fare con la consapevolezza, che vuol dire anche sapere in che stato si è fisicamente, se il corpo è concretamente in salute. Ad esempio se hai avuto da poco un problema alle ginocchia, allora te lo dovrai ricordare quando pratichi, senza diventare troppo severo con te stesso, ma amplificando un tipo di ascolto che quando arriva ti porta a non esagerare e a trovare modifiche e varianti che che ti aiutino in positivo. Naturalmente anche il tuo stato psichico è fondamentale, perché se stai attraversando un periodo di grande stress, puoi organizzare la tua pratica al fine di alleviarlo. Se soffri di crisi di panico, o sei reduce da un’incidente.

    6. Puoi scegliere la pratica anche in base al tuo sesso

    Se sei una donna

    Ho aggiunto questo punto perché vengo da uno yoga in cui ci sono tante pratiche specifiche per le donne e per gli uomini, Yogi Bhajan ci ha lasciato una tecnologia, che si chiama Umanologia, che affronta proprio questo e, come donna, so quanto la nostra vita sia costellata da continui cambiamenti ormonali che si riflettono su tutto il nostro essere. Da yogini ho messo in pratica insegnamenti che mi hanno molto aiutata, ad esempio a ritrovare equilibrio nella menopausa. Come donna puoi decidere che vuoi fare una meditazione per: riequilibrare le mestruazioni, per rimanere incinta, per renderti più stabile a livello emozionale. Oppure, se sei in gravidanza, per aiutarti a prepararti al parto nel migliore dei modi, etc…

    Se sei un uomo

    So bene che sono le donne la maggior parte delle praticanti di yoga, ma ci sono anche diversi uomini e sempre più ne stanno arrivando. Nel Kundalini, così come per le donne, ci sono pratiche anche per gli uomini, come donna conosco meglio le esigenze femminili, ma sono sicura che se sei un maschio potrai scegliere e modulare il tuo yoga secondo gli obiettivi che ti interessa raggiungere.


    Spero di averti dato qualche buono spunto per cominciare a praticare da solo! Fammi sapere, tramite un commento qui sotto, se ci sono altri punti che secondo te andrebbero aggiunti a questi 6 o se c’è qualcosa che vorresti approfondire.

    Qualche manuale che può aiutarti se ti muovi in autonomia:

    Asana Pranayama Mudra Bandha Voto medio su 26 recensioni: Da non perdere
    Smart Yoga
    Tecniche e posture per appassionarsi e migliorare sempre

    Yoga Tutor
    Guida teorico-pratica per esperti e appassionati
    Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere
    Yoga for Dummies
    Assumere le corrette posizioni sedute e in piedi, diventare più flessibili, praticare lo yoga con un partner o contro il muro
    Voto medio su 5 recensioni: Da non perdere
    Il Grande Libro dello Yoga
    L’equilibrio di corpo e mente attraverso gli insegnamenti dello yoga Ratna
    Voto medio su 17 recensioni: Buono
    Il Libro Completo delle Tecniche Yoga Voto medio su 4 recensioni: Da non perdere
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    1 Commento

  • Reply Maura 6 Maggio 2020 at 7:21

    Buongiorno mi chiamo Maura.ho 46 anni , sposata e due figli di 20 e 18 anni, non pratico yoga ma ne sono molto affascinata e guardò molti video.avevo iniziato a praticare la mattina casa gli esercizi dei 5 tibetani ma avendo problemi nella zona lombare per via di alcune vertebre schiacciate ho dovuto smettere in quanto mi procurava dolore , anche nei polsi avvertivo dolore facendo sia il ponte che la montagna . Dover sospendere mi è dispiaciuto tantissimo. Ora la mattina eseguo la ginnastica ormonale tibetana… ma non mi sento soddisfatta in pieno. Lavorando a tempo pieno farei fatica anche a frequentare un corso .. non conosco molto bene i vari yoga ma non so perché mi affascina molto il kundalini … per via del serpente in fondo alla colonna vertebrale… e ho paura per via della mia schiena …sono contenta di aver letto di lei.. mi piacerebbe riuscire ad appassionarmi e lavorare su. E stessa specie per avere energia positiva e anche per essere più sciolta e tonica.grazie per aver letto parte di me. Un abbraccio a distanza, Maura

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