• Poesie / Stile di vita

    Il mandorlo felice. Poesia.

    Che incontro!

    Come un pacco regalo che mani invisibili hanno lasciato proprio per me,

    discretamente, nel cuore di un campo abbandonato da anni.

    Sei bello!

    Vestito a festa!

    Immerso nella moltitudine dei tuoi fiori: un inno alla vita che rinasce! che mai è andata via.

    E voglio perdermi tra le tue chiome, smarrirmi in tanta leggerezza, nuovo abito dei tuoi rami antichi.

    Sei un miracolo!

    Passato indenne, nel tempo, alle attenzioni umane, che strappano, tagliano, mutilano.

    E il cuore respira alla tua visione, per la promessa di una bellezza stordente, possibile…malgrado tutto.

    Vorrei proteggerti.

    Tenere lontani i bipedi.

    Pregare le fate e i folletti per tessere una tela magica, così da renderti invisibile agli umani.

    E tanto splendore che regali, lenisce ferite, immagini di rami tagliati, alberi capitozzati, grovigli di chiome strappate, abbandonate per terra a morire, tronchi nudi mutilati, e urla mute di chi non può urlare.

    Grazie mandorlo di tanta vita.

    Grazie per la speranza.

    E mi volgo a te, e torno a sorridere, a sperare,

    a sognare un mondo di “alberi felici”.

    Anna/Dharma Marzo 2021

    Ogni poesia ha una storia, questa nasce dal mio girovagare nelle terre abbandonate che ho attorno a casa qui in Valle d’Itria, luoghi magici, in cui la natura rivela il suo potere di auto guarigione e di rinascere ahimè da ferite inferte sempre dall’umano.Sto imparando tanto da questo girovagare, e quello che noto è che il mio animo rinasce sempre quando vado in questi luoghi in cui le tracce (come scrivo) dei “bipedi” in azione, sono quasi sparite del tutto, o in buona parte.Spero che anche voi sognate come me un mondo futuro di “alberi felici”.

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