Mantra Archivi - A Dharma piace lo Yoga http://adharmapiaceloyoga.com/tag/mantra/ Come lo yoga si fonde con la vita Mon, 05 Feb 2024 12:00:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://i0.wp.com/adharmapiaceloyoga.com/wp-content/uploads/2018/01/cropped-FacebookLogo_ok.png?fit=32%2C32&ssl=1 Mantra Archivi - A Dharma piace lo Yoga http://adharmapiaceloyoga.com/tag/mantra/ 32 32 seminario, La preghiera della madre: Puta Mata Ki Asis https://adharmapiaceloyoga.com/seminario-la-preghiera-della-madre-puta-mata-ki-asis/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=seminario-la-preghiera-della-madre-puta-mata-ki-asis https://adharmapiaceloyoga.com/seminario-la-preghiera-della-madre-puta-mata-ki-asis/#respond Fri, 02 Feb 2024 17:46:10 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=5469 La preghiera della madre-seminario | Domenica 10 marzo 2024 Care donne sulla scia dell’articolo che ho dedicato a questa preziosa preghiera che trovi qui https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-pota-mata-ki-asis-la-preghiera-della-madre/ e del compleanno di mia figlia che rinnova un impegno che nel lontanto 31 gennaio 1991 ho preso con lei come madre, sento fortemente che voglio dedicare uno spazio del mio insegnamento a questa Shabad così preziosa per onorare il mio essere donna e madre e questi meravigliosi insegnamenti. Pregare è dove possiamo esprimere la nostra ricerca di fede, dove possiamo entrare in un dialogo spontaneo mistico con Dio. Soprattutto Yogi Bhajan ci ricordava che anche Dio si inchina alla preghiera di una madre. In questi anni in tanti passaggi intensi della mia relazione con mia figlia Laura ho riconsociuto tantissime volte che entravo in una preghiera costante, silente, nascosta, instancabile, che non cessava mai, come un fiume che scorre e scorre profondo nella parte più intima del mio cuore e del mio essere, sono certa che è così anche per te. Ogni madre vorrebbe vedere i propri figli felici e appagati dalla vita, in una relazione con il mondo gioiosa e positiva, con se stessi e con la vita. Ma sappiamo tutte che non...

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La preghiera della madre-seminario | Domenica 10 marzo 2024

Care donne sulla scia dell’articolo che ho dedicato a questa preziosa preghiera che trovi qui

https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-pota-mata-ki-asis-la-preghiera-della-madre/

e del compleanno di mia figlia che rinnova un impegno che nel lontanto 31 gennaio 1991 ho preso con lei come madre, sento fortemente che voglio dedicare uno spazio del mio insegnamento a questa Shabad così preziosa per onorare il mio essere donna e madre e questi meravigliosi insegnamenti.

Pregare è dove possiamo esprimere la nostra ricerca di fede, dove possiamo entrare in un dialogo spontaneo mistico con Dio. Soprattutto Yogi Bhajan ci ricordava che anche Dio si inchina alla preghiera di una madre.

In questi anni in tanti passaggi intensi della mia relazione con mia figlia Laura ho riconsociuto tantissime volte che entravo in una preghiera costante, silente, nascosta, instancabile, che non cessava mai, come un fiume che scorre e scorre profondo nella parte più intima del mio cuore e del mio essere, sono certa che è così anche per te.

Ogni madre vorrebbe vedere i propri figli felici e appagati dalla vita, in una relazione con il mondo gioiosa e positiva, con se stessi e con la vita. Ma sappiamo tutte che non saranno esentati da quello che la vita è, nella sua misteriora intensa bellezza e grande sfida.

E allora cosa fare come madri? controllarli al massimo per evitare che cadano in situazioni difficli e sofferte? imporre le nostre scelte, i nostri valori.. ricattarli in nome dell’amore che proviamo per loro, distruggerli con ansie patologice e violenze verbali?

Nessuno ci educa a scoprire il grande potere di pregare per loro, di affidarli a Dio, alla loro anima, seppur facendolo in modo spontano possiamo ricorrere all’interno del Kundalini a una preghiera potente dove il cuore di una madre entra in una corsia preferenziale con il cuore di Dio, per far si che sia quello che deve essere, il meglio per l’evoluzione spirituale dei nostri amati figli.

Vi invito donne, madri, zie….. madrine…a questo incontro dove potremo raccontarci cosa significa per ognuna di noi amare i nostri figli, nipoti in modo sano ed elevante.

Per pregare insieme dal nostro cuore al loro cuore ❤

Organizzazione

Seminario domenica 10 marzo dalle 9:30 alle 12:30 sulla piattaforma Zoom.

Costo 35€ entro il 29 febbraio 2024.

Costo 40€ entro il 5 marzo 2024.

Per iscriverti

Se sei interessata a partecipare e vuoi iscriverti per avere informazioni su come farlo contattami sulla mia email: adharmapiaceloyoga@gmail.com

Se invece sei tra chi mi segue già, è sufficiente che mi mandi un messaggio sul mio numero privato di Whastapp.

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Mantra/Puta Mata Ki Asis: la preghiera della madre https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-pota-mata-ki-asis-la-preghiera-della-madre/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mantra-pota-mata-ki-asis-la-preghiera-della-madre https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-pota-mata-ki-asis-la-preghiera-della-madre/#respond Fri, 02 Feb 2024 09:55:54 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=5392 Da qualche giorno è passato il compleanno della mia amata figlia che sta diventando ormai sempre più adulta. Riflettevo in questi giorni su come l’ho vista in questi anni crescere e affrontare le tante sfide che la vita propone di base a ognuno di noi. Mi sono resa conto, scorrendo gli anni, che portarla nel mio cuore all’interno di una preghiera è qualcosa che come madre mi appartiene come respirare: lo faccio in modo spontaneo, naturale, senza bisogno di dare alla mia pregiera una struttura specifica. Non so quando è successo, neanche quando ho iniziato a rendermi conto che accadeva, forse nel dover scegliere innumerevole volte se reagire con paura, ansia, timore vedendola soffrire, agitarsi, essere smarrita, scegliere strade solitarie e coraggiose, ho scelto sempre di non utrire questi stati emotivi/mentali ma in qualche modo di elevare tutto questo sull’altare del mio cuore verso un sostegno rivolto al potere dell’invisibile e dell’infinito. Non so se questo accade anche a te nel tuo cuore di madre, comunque sappi che esiste una preghiera importantissima che ho scoperto tanti anni fa nel Kundalini Yoga che esprime proprio il potere del cuore di una madre, quella preghiera che sorge da li è che può...

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Da qualche giorno è passato il compleanno della mia amata figlia che sta diventando ormai sempre più adulta. Riflettevo in questi giorni su come l’ho vista in questi anni crescere e affrontare le tante sfide che la vita propone di base a ognuno di noi.

Mi sono resa conto, scorrendo gli anni, che portarla nel mio cuore all’interno di una preghiera è qualcosa che come madre mi appartiene come respirare: lo faccio in modo spontaneo, naturale, senza bisogno di dare alla mia pregiera una struttura specifica.

Non so quando è successo, neanche quando ho iniziato a rendermi conto che accadeva, forse nel dover scegliere innumerevole volte se reagire con paura, ansia, timore vedendola soffrire, agitarsi, essere smarrita, scegliere strade solitarie e coraggiose, ho scelto sempre di non utrire questi stati emotivi/mentali ma in qualche modo di elevare tutto questo sull’altare del mio cuore verso un sostegno rivolto al potere dell’invisibile e dell’infinito.

Non so se questo accade anche a te nel tuo cuore di madre, comunque sappi che esiste una preghiera importantissima che ho scoperto tanti anni fa nel Kundalini Yoga che esprime proprio il potere del cuore di una madre, quella preghiera che sorge da li è che può fare dei veri e propri miracoli: PUTA MATA KI ASIS. Io la considero un vero e proprio atto di profondo amore per mia figlia ❤

Voglio proprio condividerla con te con l’intento che possa starti vicino quando come mamma sei smarrita e non sai come sostenere o aiutare i tuoi figli, quando vuoi donare loro qualcosa ad un livello che va a nutrire il mistero dell’anima e della vita.

Qui trovi un piccolo seminario dove potrai imparare la preghiera che illustro dopo:

Il mantra la preghiera della madre: Puta Mata Kii Asiis

All’interno della tradizione dell’ incredibile mondo del Suono Sacro del Kundalini yoga che arriva dal Sikhismo, Puta Mata Ki Asis esprime l’amore profondo che una madre ha per i propri figli che si manifesta attraverso la speranza che possano trovare le migliore risorse interne ed esterne per andare verso i propri destini, la capacità di dare loro una benedizione nel riconoscere il Divino in se stessi e nella vita. 

Yogi Bhajan ha insegnato, all’interno dei suoi insegnamenti rivolti al femminile, alle madri a ripetere questa preghiera per la protezione e la benedizione del loro bambino.

Puta Mata Ki Asis arriva a noi da Bibi Bhani un personaggio femminile importante nella tradizione Sikh, che ha affiancato con la sua presenza la storia dei 10 Guru Sikh: infatti era figlia di Guru Amardas, moglie di Guru Ram Das, madre di Guru Arjan Dev, quindi nonna di Guru Hargobind, bisnonna di Guru Har Rai, bisnonna di Guru Harkrishan, bisnonna di Guru Tegh Bahadur, bisnonna di Guru Gobind Singh.

Viene ricordata come grande esempio di saggezza, servizio, forza e preghiera,

Bibi Bhani compose Puta Mata Ki Asis come una preziosa benedizione verso il proprio figlio Guru Arjan quando se ne andò di casa.

Non me ne volere ma leggendo online la vita di questa donna, sono sorte in me riflessioni che potrebbero provocare una discussione interessante su come mai le donne non sono insignite di ruoli come quello di Guru…che dire?…non ho riposte, ma, chissà, essendo lei stata all’interno di questa incredibile dinastia di uomini saggi in ruoli chiave nella vita di ognuno di loro, il suo contributo è stato probabilmente importante, e anche se alla storia non è passata con il titolo di Guru…chissà forse in realtà non ne aveva bisogno…cosa ne pensi?

Come usare Puta Mata Ki Asis

Puoi sicuramente trovare una relazione con questa preghiera tutta tua, ascoltando in tuo sentire più profondo. Ci sono madri che la recitano ogni giorno, altre la ripetono per 11, 56, o 108 volte il giorno del compleanno del loro figlio/a.

Io l’ho recitata in alcuni momenti e la ripetevo per 11 volte di seguito ogni giorno, ponendola a fianco della mia pratica di yoga, come chiusura dopo la meditazione.

Ma puoi anche trovare un piccolo spazio quando vuoi, anche cucinando…infondo noi donne siamo abili nel fondere le nostre preghiere con la vita di tutti i giorni no?

Puoi usare una base musicale, soprattutto per imparare la pronuncia al meglio, ma puoi anche recitarla in monotono con la tua voce come unico strumento.

Trovi Puta mata Ki Asis e molti altri mantra della tradizione del Kundalini yoga in questo libro:

Testo e traduzione della preghiera

Di seguito trovi il testo traslitterato dall’alfabeto Gurmukhi che ho cercato di rendere il più possibile utile alle persone di lingua italiana. Per il testo originale nel linguaggio Gurbani, che si basa appunto sull’alfabeto Gurmukhi, vai a questo link https://www.sikhnet.com/oldsikhnet/GurbaniKirtan/tt_0674a.pdf

Puta Mata Ki Asis 

Jis simarat sabh kilvikh naaseh pitarii ho-i udhaaro. 
So har har tum sad hii jaap-ho jaa kaa ant na paaro.
Puta mata ki asis
Nimakh na bisara-o tum ka-o har har sadaa bhajhu jagadiis.   Rahaa-o
Satigur tum kao ho-i de-i-aalaa sant sang terii priit.
Puta mata ki asis 
Kaapaṛh pat paramesar raakhii bhojan kiirtan niit.
Amrit piiv-ho sadaa chir jiiv-ho har simarat anad ananta.
Puta mata ki asis 
Rang tamaasaa puuran aasaa kabeh na bi-aape chintaa
Bhavar tumaaraa ih man hova-o har charṇaa hohu kola
Puta mata ki asis 
Naanak daas un sang lapaṭaa-i-o ji-o boondeh chaatrik molaa.
Puta mata ki asis. 

La Traduzione:

O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.
Ricordando il Signore, i peccati sono cancellati, e si liberano i propri antenati.
Canta sempre il Nome del Signore, Har Har, che non ha fine, nè limiti
O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.
Possa tu non dimenticare nemmeno un istante il Signore Dio e ripeti sempre Har Har. Pausa.
Possa il Vero Guru essere gentile con te e possa tu amare la compagnia dei Santi.
O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.
Grazie al Signore Trascendente, la preservazione del tuo onore sia il tuo abito, il canto delle sue lodi il tuo cibo. 
Possa tu bere il Nettare immortale di Dio, e possa tu vivere eternamente, nel piacere infinito del ricordo meditativo del Signore.
O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.
Possano la contentezza e il piacere essere tuoi, le speranze realizzarsi, le preoccupazioni non affliggerti mai.
Possa la tua mente essere come il calabrone, i Piedi di Loto del Signore diventino il fiore
O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.
Dice Nanak il servitore, lega la mente in questo modo e giosci come il Chatrik (un uccello) che è assetato e desidera una goccia di pioggia.
O Figlio mio, questa è la benedizione e la preghiera di tua madre per te.

Qualche versione musicale

Ho messo assieme alcune versioni che a me piacciono, sicuramente ne troverai delle altre.

Scegli quella che più ami e poi recitala così senza troppe strutture per poter entrare in relazione alla sua corrente sonora.

E come sempre grazie di essere arrivato/a fino a qui. Lasciami un commento se ti è piaciuto questo articolo.

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bhand jamii-e, una shabad in onore della donna https://adharmapiaceloyoga.com/bhand-jamii-e-una-shabad-in-onore-della-donna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bhand-jamii-e-una-shabad-in-onore-della-donna https://adharmapiaceloyoga.com/bhand-jamii-e-una-shabad-in-onore-della-donna/#comments Sat, 25 Feb 2023 09:30:45 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=3926 Bhand Jamii-e è una preghiera scritta da un uomo per onorare e definire la vera essenza e importanza della donna. Non un uomo qualsiasi ma il primo dei 10 Guru Sikh: Guru Nanak. Non si può parlare di questa Shabad senza mettere in evidenza quello che questo Guru ha fatto per il femminile. Sinceramente non so quanti sono uomini di oggi che potrebbero vantare una visione così “incredibilmente” equalitaria. Quello che si vede nel mondo, in generale, mostra che ancora in tantissimi casi le donne sono malmenate, umiliate, trattate con ferocia e con poco, pochissimo rispetto. Come donna di questo periodo storico, che ha avuto la fortuna di nascere in una cultura che è abbastanza rispettosa del femminile, rimango sempre esterrefatta di fronte a quello che accade ancora in tanti paesi del mondo. La visione di Guru Nanak Il fondamento della volontà di Nanak di elevare la condizione delle donne nel Sikhismo si legge nella sua preghiera. Sono le sue parole così semplici, chiare, pregne di una consapevolezza che leggerle toglie il fiato persino ad una donna come me, perchè ci fa capire che lui aveva compreso in profondità l’essenza fondamentale della donna, la sua sacralità . Io non so...

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Bhand Jamii-e è una preghiera scritta da un uomo per onorare e definire la vera essenza e importanza della donna. Non un uomo qualsiasi ma il primo dei 10 Guru Sikh: Guru Nanak.

Non si può parlare di questa Shabad senza mettere in evidenza quello che questo Guru ha fatto per il femminile.

Sinceramente non so quanti sono uomini di oggi che potrebbero vantare una visione così “incredibilmente” equalitaria. Quello che si vede nel mondo, in generale, mostra che ancora in tantissimi casi le donne sono malmenate, umiliate, trattate con ferocia e con poco, pochissimo rispetto.

Come donna di questo periodo storico, che ha avuto la fortuna di nascere in una cultura che è abbastanza rispettosa del femminile, rimango sempre esterrefatta di fronte a quello che accade ancora in tanti paesi del mondo.

La visione di Guru Nanak

Il fondamento della volontà di Nanak di elevare la condizione delle donne nel Sikhismo si legge nella sua preghiera. Sono le sue parole così semplici, chiare, pregne di una consapevolezza che leggerle toglie il fiato persino ad una donna come me, perchè ci fa capire che lui aveva compreso in profondità l’essenza fondamentale della donna, la sua sacralità .

Io non so bene cosa ha nutrito questa sua consapevolezza, se ha ricevuto da qualche donna/uomo una educazione verso il femminile importante; oppure se era la sua anima molto presente nel gioco della vita a ispirarlo, a pungolarlo a fargli fare azioni concrete in questa direzione.

Sta di fatto che grazie a lui le donne della nascente religione Sikh furono salvate da matrimoni infantili ( che avvengono in alcune culture ancora oggi), dal sati, o rogo della vedova sulla pira funeraria del marito, in un’epoca in cui usanze del genere erano comuni e scontate. Normalmente le donne non avevano libertà economica, non venivano istruite e non potevano esporsi nella società per esempio in ambito politico. Il loro compito era di servire gli uomini e le esigenze della casa.

Guru Nanak comprese l’importanza per il bene della società dell’epoca e anche futura, di potenziare la donna nella sua grazia. Per lui la donna doveva vivere con integrità. Ha insistito tanto sul fatto che le donne hanno diritto allo stesso trattamento degli uomini.

Quando fu fondato il Sikhismo, la decisione di Guru Nanak di sostenere la parità di status delle donne fu rivoluzionaria. Nacque con lui una grande tradizione di emancipazione femminile che fa da esempio ancora oggi!

Il potere di questa shabad

Lo Shabad Bhand Jamii-e è una bellissima preghiera poetica che si può recitare o cantare per aprirsi all’energia divina femminile. Attraverso questa Shabad puoi sviluppare fondamentalmente riverenza e sacralità nei rapporti con le donne. La corrente sonora che viene generata da questa preghiera, ha il potere di rimuovere la fobia e la rabbia verso la madre, anche per il padre, e questo è valido sia per gli uomini come per le donne. La puoi recitare o cantare per aprirti alla divina energia femminile. Meraviglioso no?

La recita di questa Shabad può portare uno scudo divino intorno alla donna per fermare l’indegnità e conferire la dignità.

Per un uomo, può essere usata per migliorare la comunicazione con le donne della sua vita. È anche qualcosa di molto speciale che può fare per la sua compagna.

La donna e il suo potere divino femminile

Come donna mi fa piacere che questa preghiera serva anche agli uomini, riflettendo su come l’importanza di risolvere un conflitto con la propria madre è fondamentale per entrambi: uomini e donne.

Sono certa che se entrambi lavoriamo per andare a migliorare la relazione con la propria madre, tanti conflitti tra i sessi potrebbe trovare una risoluzione molto profonda.

Quando una donna la recita sicuramente la aiuta a radicarsi nella sua più profonda essenza femminile, la rende consapevole di chi è, e questo la responsabilizza inziando a dare dignità a se stessa lei per prima. Una dignità che secondo Nanak le spetta di diritto, proprio a causa della sua vera essenza.

Gli insegnamenti ci dicono che insieme alla meditazione Sopurkh, questa è una Shabad fondamentale per la donna che consapevolmente prega con l’intento di benedire le sue relazioni, la sua famiglia e il suo mondo.

Tornando all’importanza che la donna ha nel Sikhismo, nella preghiera quotidiana dei Sikh, l’Ardas, si afferma che prima di meditare su uno qualsiasi dei Guru, bisogna meditare sul Potere Primario Femminile. E cioè: il Divino Femminile è la porta per raggiungere il Guru – lo stato di consapevolezza illuminata. Leggevo che se non si onora questo aspetto, è molto difficile crescere spiritualmente! che effetto ti fa leggere queste affermazioni?

I Guru, inziando da Nanak, lo sapevano e lo hanno insegnato.

Finché non si riesce a onorare il divino femminile, molte porte sono chiuse. Onorando il divino femminile, le porte si aprono”.

Dalle parole di Yogi Bhajan

Guru Nanak vi ha dato questa shabad in modo che il vostro conflitto interiore possa sempre essere risolto con la vostra stessa grazia. Se un uomo la legge, i suoi conflitti interiori con una donna si dissolvono; se una donna la legge, il suo conflitto interiore si dissolve.
Cosa significa bhand? Contenitore universale. La parola bhanda deriva da questa parola bhand. Quando è un contenitore infinito è bhand; quando è un contenitore conosciuto, si chiama bhanda. Quindi, per cominciare, il Guru vi ha riconosciuto come un contenitore infinito. Capito?
Questa è una shabad che ha la benedizione di risolvere il vostro conflitto interiore e la vostra crisi interiore, non importa quanto forte sia. Cantatela dall’ombelico.
La parola è bhand. Tocca i meridiani superiori. L’ipotalamo viene stimolato abbastanza da risolvere il conflitto interiore proprio in quel momento. I neuroni si scambiano in velocità e capacità e la materia grigia circola nel cervello. Ogni volta che reciterete questa shabad, riuscirete sorprendentemente a risolvere il vostro problema interiore sul momento.
 
Questa shabad è in grado di creare un equilibrio neurologico in una sola recitazione. Nel momento in cui il conflitto interiore e la crisi interiore sono risolti, non avrete problemi con la crisi esteriore. Perché? La crisi esterna ha una distanza. Si può intervenire, si può mettere un cuscinetto, ci si può calmare, si può tranquillizzare, si può rispondere. Ma dalla crisi interiore e dal conflitto è molto difficile uscire.

La Shabad

Scritta come abbiamo visto dal primo Guru Sikh, è contenuta all’interno dell’undicesimo e ultimo Guru, il Siri Guru Granth Sahib, che è un testo sacro. Esattamente in Raag Aasaa a pag.473.

Di seguito trovi il testo traslitterato dall’alfabeto Gurmukhi che ho cercato di rendere il più possibile utile alle persone di lingua italiana. Per il testo originale nel linguaggio Gurbani, che si basa sull’alfabeto Gurmukhi, vai a questo link https://www.sikhnet.com/shabad-printer/1748

Bhand jammii-e bhand nemmii-e bhand mangan viiaa-hu

Bhandhu hove dostii bhandhu chale raahu

Bhand muu-aa bhand bhali-e bhand hove bandhan

So kio mandaa aakhi-e jit jameh raajaan

Bhandhu hi bhand uupje bhande baajh na ko-e

Naanak bhande baahraa eko sachaa so-e

Jit mukh sadaa salaahii-e bhaagaa ratii chaar

Naanak te mukh uujale tit sache darbaar

Da una donna, l'uomo è nato, all'interno di una donna l'uomo è concepito.

Con una donna lui si impegna e si sposa.

La  donna diventa il suo amico; attraverso la donna le future generazioni arrivano.

Quando la sua donna muore l'uomo ne cerca un'altra; L'uomo è legato alla donna.

Quindi perchè chiamarla cattiva? da lei sono nati i re.

Da una donna, la donna è nata.

Senza una donna, non ci sarebbe nessuno.

Nanak, solo l'Unico Vero Signore è senza una donna.

Quella bocca che loda sempre il Signore è benedetta e bella.

Nanak, questi visi saranno luminosi alla corte del Vero Signore.

Qualche versione musicale

Ho messo assieme alcune versioni, sicuramente ne troverai delle altre.

Scegli quella che più ami e poi recitala così senza troppe strutture per poter entrare in relazione alla sua corrente sonora.

Un altro modo che puoi usare è ripeterla 11 volte di seguito. Ottimo sistema per impararne la pronuncia e memorizzarla.

E come sempre grazie di essere arrivato/a fino a qui. Lasciami un commento se ti è piaciuto questo articolo.

Ricordo che se ci sono delle informazioni non corrette è solo una mia totale responsabilità.

Ti sarò grata se me le segnalerai.

Un caro saluto a tutti!

Dharma

Per sostenere il mio impegno gratuito nel diffondere il Kundalini yoga, qualche proposta di lettura. Se farai acquisti entrando nei siti da qui mi aiuterai a sostenermi economicamente…grazie.

Trovi questa Shabad e molti altri mantra della tradizione del Kundalini yoga, in questo libro:

Mantra - BibiJi Inderjit Kaur Khalsa, PhD
Mantra – BibiJi Inderjit Kaur Khalsa, PhD

Qualche libro sulla storia dei Sikh

The History of Sikh Dharma in the Western Hemispheres
The History of Sikh Dharma in the Western Hemispheres

Sikh Gurus- Their Lives and Teachings - K.S. Duggal
Sikh Gurus- Their Lives and Teachings – K.S. Duggal Jap Ji Sahib - Guru Nanak's Call of the Soul
Jap Ji Sahib – Guru Nanak’s Call of the Soul

Per scrivere questo articolo vari sono stati i riferimenti, come:

https://www.sikhnet.com/,

https://www.sikhdharma.org/ testi vari

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Japa con Dhan Dhan la Shabad dei miracoli https://adharmapiaceloyoga.com/japa-con-dhan-dhan-la-shabad-dei-miracoli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=japa-con-dhan-dhan-la-shabad-dei-miracoli https://adharmapiaceloyoga.com/japa-con-dhan-dhan-la-shabad-dei-miracoli/#respond Tue, 03 Jan 2023 15:04:39 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=3770 Domenica 8 gennaio dalle ore 15:00 in poi, per circa due ore. Sulla piattaforma Zoom, incontro gratuito. Cari appassionati del suono sacro ho deciso di inziare questo anno nuovo con la ripetizione della Shabad dei miracoli: Dhan Dhan Ram Das Guru. Qui trovi maggiori dettagli su questa preziosissima preghiera: https://adharmapiaceloyoga.com/dhan-dhan-ram-das-guru-la-shabad-dei-miracoli/ Un mantra che rende possibile l’impossibile, pregno della presenza del quarto Guru Sikh, Guru Ram Das. Sarà una piccola ripetizione che ci permetterà comunque di aprire dentro di noi uno spazio di preghiera a cui affidare noi stessi, i nostri cari, la vita in generale nelle sue molteplici forme. Il Japa Il Japa è una tecnica meditativa che prevede la ripetizione continua di un mantra. Nel Kundalini yoga all’interno del Naad yoga, la parte che si occupa in specifico di tutto quello che ha a che fare con il Suono Sacro, questa modalità è ritenuta portatrice di grande riequilibrio e trasformazione psicofisica. Gli effetti sono anche legati al mantra che si decide di utilizzare. Questo incontro sarà un piccolo assaggio di quella che potrebbe essere una ripetizione, come la tradizione suggerisce, di un Japa di 11.000 volte di seguito del mantra che si decide di usare. Reciteremo per 11 volte...

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Domenica 8 gennaio dalle ore 15:00 in poi, per circa due ore.

Sulla piattaforma Zoom, incontro gratuito.

Cari appassionati del suono sacro ho deciso di inziare questo anno nuovo con la ripetizione della Shabad dei miracoli: Dhan Dhan Ram Das Guru.

Qui trovi maggiori dettagli su questa preziosissima preghiera: https://adharmapiaceloyoga.com/dhan-dhan-ram-das-guru-la-shabad-dei-miracoli/

Un mantra che rende possibile l’impossibile, pregno della presenza del quarto Guru Sikh, Guru Ram Das.

Sarà una piccola ripetizione che ci permetterà comunque di aprire dentro di noi uno spazio di preghiera a cui affidare noi stessi, i nostri cari, la vita in generale nelle sue molteplici forme.

Il Japa

Il Japa è una tecnica meditativa che prevede la ripetizione continua di un mantra. Nel Kundalini yoga all’interno del Naad yoga, la parte che si occupa in specifico di tutto quello che ha a che fare con il Suono Sacro, questa modalità è ritenuta portatrice di grande riequilibrio e trasformazione psicofisica.

Gli effetti sono anche legati al mantra che si decide di utilizzare.

Questo incontro sarà un piccolo assaggio di quella che potrebbe essere una ripetizione, come la tradizione suggerisce, di un Japa di 11.000 volte di seguito del mantra che si decide di usare.

Reciteremo per 11 volte questa Shabad.

Organizzazione

Saranno circa 2 ore di canto. Potrai decidere di partecipare liberamente per il tempo che vuoi, di interrompere e poi riprendere.

Chiaramente il suggerimento è di essere presente il più possibile, così che il suono possa avvolgerti e penetrare dentro di te per regalarti i suoi benifici.

Di base la gestione del Japa avverrà online, questo non vuol dire che non ti puoi organizzare per raggiungere qualcuno e farlo insieme in presenza.

Per affrontare al meglio queste ore di meditazione, ti suggerisco comunque di abbigliarti in modo comodo, di coprirti la testa con un turbante se lo hai, o altro.

Organizza il tuo spazio al meglio valutando cosa puoi tenere a portata di mano per poter affrontare lo stare seduto/a a terra. Considera che puoi meditare anche seduto/a su una sedia, come sul divano.

Se sorgono domande o dubbi scrivimi.

Accesso

Se sei interessato/a contattami su adharmapiaceloyoga@gmail.com, ti invierò il link gratuito da cui accedere.

Benvenuta una donazione se senti il richiamo a farlo.

A presto online per meditare insieme!

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Dhan Dhan Ram Das Guru, la shabad dei miracoli https://adharmapiaceloyoga.com/dhan-dhan-ram-das-guru-la-shabad-dei-miracoli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dhan-dhan-ram-das-guru-la-shabad-dei-miracoli https://adharmapiaceloyoga.com/dhan-dhan-ram-das-guru-la-shabad-dei-miracoli/#comments Tue, 03 Jan 2023 10:48:09 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=3733 Dhan Dhan Ram Das Guru è un riferimento prezioso per tutti, non solo per i praticanti del Kundalini yoga e per i Sikh. Questa shabad è una vera e propria risorsa a cui ricorrere quando siamo sfidati profondamente dalla vita, io dico spesso “quando sei di fronte all’abisso e non vedi soluzione”. Per mia esperienza diretta quello che ho imparato quando sei li è che non rimane che pregare. Non so se ti sei mai trovato in situazioni così…e come mai scrivo questo? Perchè questa shabad ha il potere di rendere possibile l’impossibile: rende possibili i miracoli. Guru Ram Das Dhan Dhan è pregna del potere del quarto Guru Sikh, Guru Ram Das, un grande esempio vivente di umiltà, devozione, fede e servizio disinteressato. Il quarto Guru può diventare un riferimento importante se impari a conoscere la sua storia, e entri in relazione con il suo retaggio che ha attraversato i secoli, rivolgendo a lui preghiere e recitando i mantra a cui lui è collegato. Proprio come questa specifica shabad. Spesso ci si rivolge a lui come “il signore dei miracoli”. Il 9 ottobre è il giorno della sua nascita. Yogi Bhajan, che lo considerava il suo Guru personale, ha...

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Dhan Dhan Ram Das Guru è un riferimento prezioso per tutti, non solo per i praticanti del Kundalini yoga e per i Sikh.

Questa shabad è una vera e propria risorsa a cui ricorrere quando siamo sfidati profondamente dalla vita, io dico spesso “quando sei di fronte all’abisso e non vedi soluzione”.

Per mia esperienza diretta quello che ho imparato quando sei li è che non rimane che pregare.

Non so se ti sei mai trovato in situazioni così…e come mai scrivo questo?

Perchè questa shabad ha il potere di rendere possibile l’impossibile: rende possibili i miracoli.

Guru Ram Das

Dhan Dhan è pregna del potere del quarto Guru Sikh, Guru Ram Das, un grande esempio vivente di umiltà, devozione, fede e servizio disinteressato.

Il quarto Guru può diventare un riferimento importante se impari a conoscere la sua storia, e entri in relazione con il suo retaggio che ha attraversato i secoli, rivolgendo a lui preghiere e recitando i mantra a cui lui è collegato. Proprio come questa specifica shabad.

Spesso ci si rivolge a lui come “il signore dei miracoli”.

Il 9 ottobre è il giorno della sua nascita. Yogi Bhajan, che lo considerava il suo Guru personale, ha insegnato a tutti i praticanti a celebrare questo evento così importante vibrando proprio questa shabad.

Naturalmente puoi sempre creare una relazione con questa preziosa preghiera in qualsiasi momento della vita.

Il mio miracolo

Quando si parla di miracoli si aprono spazi che possono anche suscitare reazioni di insofferenza, incredulità.

Cos’è un miracolo? come si manifesta? e chi decide che lo è?

Tutte domande che, non so voi, ma la mia mente analitica sicuramente si è posta e si pone ancora.

Per rispondere voglio condividere con te come questa shabad ha reso possibile per me un miracolo che non avrei mai pensato potesse accadere.

Mi sono trovata circa 12 anni a stare vicina e accompagnare nella sua agonia e poi morte mio padre.

Io vivo quasi da sempre, lontano dai miei genitori, con tutte le consequenze concrete che la distanza porta con se in tutte le relazioni.

Nel momento in cui mio padre iniziava a manifestare uno stato di salute molto precario, mia madre con l’intenzione di salvarlo, ha fatto in modo di venire su a Bologna per essere accompaganti da me in un ospedale del nord per una presunta e propagandata terapia salvifica.

Mi sono ritrovata così a dover affrontare tutto questo completamente da sola.

Ero disperata perchè capivo la gravità della situazione e non sapevo come agire, come comportarmi, cosa dire, che scelte fare… ero profondamente smarrita e mi sentivo totalmente impreparata.

In questo delirio ho inziato a cantare Dhan Dhan senza capire bene cosa stavo facendo. Ero così confusa, arrabbiata con il mondo, con i miei fratelli che mi avevano abbandonata da sola di fronte a tutto questo, che potevo solo sedermi e in qualche modo relazionarmi alla Shabad.

Quello che è accaduto, il mio miracolo, è che ho affrontato il viaggio, il ritorno a Bologna, l’entrata in agonia di mio padre, che è andata avanti per qualche giorno, e poi la sua morte con una presenza totale. Non ho avuto più paura del fatto che mio padre stava morendo, non ho lottato contro e gli sono stata vicino con amore, come nessuno altro della famiglia è riuscito a fare, fino al suo ultimo espiro.

Nella sua ultima ora di vita ho continuato a stare nella vibrazione di Guru Ram Das.

Un atto di amore come mai lo avevo vissuto nella mia sofferta relazione con lui.

Questo è stato il miracolo.

C’è qualcosa in questa mia personale esperienza che mi ha fatto comprendere in profondità che i miracoli sono oltre le nostre aspettative.

Avrei potuto cantarlo e pregare perchè guarisse…ma era così evidente che stava andando, che mi sarei ostinata nel non voler accogliere la verità del momento.

Ho potuto sostenere l’arrivo della morte di un mio caro con fede e amore e accettazione di uno dei grandi misteri della vita.

Non avrei mai immaginato di poter vivere un passaggio così fondamentale per ognuno di noi, la morte di nostro padre.

Ancora oggi quando torno a quei giorni provo un calore nel cuore che non so descrivere!

Il potere della preghiera

Quindi ricordati di questa Shabad quando la tua vita ti appare bloccata.

Quando arriva la disperazione, la paura, il dolore, quando stai perdendo tutti i riferimenti a cui tieni tanto.

Quando la morte si affaccia.

Quando vorresti aiutare tanto qualcuno a cui tieni e non sai cosa fare.

Quando la malattia devasta la tua vita e quella di quelli che ami.

Quando il buio è fitto e puoi sono chiedere aiuto a qualcosa che fa parte del mistero del vivere.

Quando in qualche modo comprendi che non ti resta che….pregare.

La casa di Guru Ram Das

Si racconta che tanti sono i miracoli in situazioni in apparenza senza speranza. Tantissime sono le persone che invocano il potere della vibrazione sacra che è contenuta in questo testo.

Punto di riferimento monolitico per la religione Sikh, Dhan Dhan è stata cantata almeno una volta al giorno nell’Harimandir Sahib di Amritsar da oltre 400 anni. Spesso si possono sentire le parole di questa Shabad sulle labbra delle persone dentro e intorno all’Harimandir Sahib.

La sua storia

Pur essendo portatrice della presenza di Guru Ram Das, Dhan Dhan è stata composta molti anni dopo da due musicisti professionesti Balwand e Satta, che servivano alla corte di Guru Arjan.

Balwand e Satta usarono il rinnovato desiderio di essere alla presenza del Guru come ispirazione per comporre una bella suite di brani spirituali – “Balwand di Var” – su quanto onoravano e amavano tutti e cinque i Guru che avevano servito. La ShabadDhan Dhan Ram Das Guru” fa parte di questa composizione.

A questo link puoi leggere la storia che viene tramandata su come sia nata questa preghiera, tradotta da Pamela Memè che ringrazio per il suo accurato articolo: http://www.centrolisticovictory.it/la-storia-dellorigine-della-shabad-dhan-dhan-ram-das-guru/

La Shabad

(Testo traslitterato dall’alfabeto Gurmukhi per persone di lingua italiana). Per il testo originale nel linguaggio Gurbani che si basa sull’alfabeto Gurmukhi, vai a questo link https://www.sikhnet.com/shabad-printer/3590

Dhan Dhan Ram Das Guru
Gin siriaa tine savaariaa

Puri hoi karaamaat 
Aap sirajanhaare dhaariaa

Sikhi ate sangati
Paarbrahm kar namaskaariaa

Atal athaao atol tu 
Teraa ant na paaraavaariaa

Jini tu seviaa bhaao kar 
Se tudh paar utaariaa

Lab lobh kaam krodh mo 
Maar kadhe tudh saparvaariaa

Dhan so teraa thaan he 
Sach teraa peskaariaa

Naanak tu lehnaa tuhe 
Gur amar tu vichaariaa

Gur dithaa taa man saadhaariaa
Benedetto, benedetto è Guru Ram Das,
 Colui che ti ha creato, ti ha anche esaltato.

 Perfetto è il Tuo miracolo,
 lo stesso Signore Creatore ti ha installato sul trono.

 I Sikh e tutta la congregazione Ti riconoscono come
 Supremo Signore Dio, e si inchinano a Te.

 Sei immutabile, insondabile e incommensurabile,
 Non hai fine o limitazione.

 Coloro che Ti servono con amore, vengono trasportati.

 Avidità, invidia, desiderio sessuale, rabbia e attaccamento emotivo,
 Li hai sconfitti e scacciati.

 Benedetto è il tuo luogo,
 e vera è la tua magnifica gloria.

 Tu sei Nanak, tu sei Angad,
 e Tu sei Amar Das; così ti riconosco.

 Quando ho visto il Guru,
 allora la mia mente fu confortata e consolata.

Qualche versione musicale

Ho messo assieme alcune versioni, sicuramente ne troverai delle altre.

Trova quella che più ami e poi recitala così senza troppe strutture.

Un altro modo che puoi usare è ripeterla 11 volte di seguito. Ottimo sistema per impararne la pronuncia e memorizzarla.

E come sempre grazie di essere arrivato/a fino a qui. Lasciami un commento se ti è piaciuto questo articolo.

Ricordo che se ci sono delle informazioni non corrette è solo una mia totale responsabilità.

Ti sarò grata se me le segnalerai.

Un caro saluto a tutti!

Dharma

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Per sostenere il mio impegno gratuito nel diffondere il Kundalini yoga, ti faccio qualche proposta di lettura e articoli che potranno servirti per la tua pratica e la tua ricerca evolutiva.

Se farai acquisti entrando da qui mi potrai poi sostenere.

Quindi un immenso grazie. 🙏

Trovi questa Shabad e molti altri mantra della tradizione del Kundalini yoga, in questo libro:

Mantra - BibiJi Inderjit Kaur Khalsa, PhD

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Qualche libro sulla storia dei Sikh

Strumenti per produrre il suono sacro:

Turbanti: qualcosa di cui non posso fare a meno:

Turban cloth Silky Rubia White, 1 meter
Turban cloth Silky Rubia White, 1 meter

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Guru dev mata guru dev pita. mantra https://adharmapiaceloyoga.com/guru-dev-mata-guru-dev-pita-mantra/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=guru-dev-mata-guru-dev-pita-mantra https://adharmapiaceloyoga.com/guru-dev-mata-guru-dev-pita-mantra/#respond Sun, 11 Dec 2022 19:13:32 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=3665 Un mantra meraviglioso, una poetica descrizione del GURU, fatta dal quinto guru Sikh, Guru Arjan Dev Ji Tutto in questa shabad ruota attorno alla parola GURU. La parola GURU è un mantra fondamentale del Kundalini yoga. Ho personalmente con esso una relazione speciale. Con l’aggiunta di WAHE, questo suono scaturiva dalla mia bocca così quasi come respirare, diventando un’intercalare come fosse una continua benedizione. GURU ci parla dell’oscurità e della luce. La sua struttura sonora si articola in due parti: GU significa oscurità rifacendosi metaforicamente all’ ignoranza, e RU significa luce e alla conoscenza. GURU è la conoscenza attiva che ci trasforma. Questo suono rappresenta il viaggio dall’ignoranza alla consapevolezza risvegliata, dall’oscurità alla luce. GURU ci ricorda che in ogni situazione dove incontriamo sofferenza, distruzione, dolore, cattiveria, ignoranza, smarrimento e perdita di speranza, nelle tenebre più nere che ognuno di noi a volte si ritrova a vivere, si cela la luce, la possibilità di trascendere tutto quel buio e risorgere come una fenice rinata dalla cenere. GURU è il fondamento del gioco delle polarità attorno a cui il mondo si muove. Un gioco infinito che ci trasporta verso un possibile neutro, sede dell’accoglienza, della compassione e dell’amore che tutto vede...

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Un mantra meraviglioso, una poetica descrizione del GURU, fatta dal quinto guru Sikh, Guru Arjan Dev Ji

Tutto in questa shabad ruota attorno alla parola GURU.

La parola GURU è un mantra fondamentale del Kundalini yoga.

Ho personalmente con esso una relazione speciale. Con l’aggiunta di WAHE, questo suono scaturiva dalla mia bocca così quasi come respirare, diventando un’intercalare come fosse una continua benedizione.

GURU ci parla dell’oscurità e della luce. La sua struttura sonora si articola in due parti: GU significa oscurità rifacendosi metaforicamente all’ ignoranza, e RU significa luce e alla conoscenza.

GURU è la conoscenza attiva che ci trasforma. Questo suono rappresenta il viaggio dall’ignoranza alla consapevolezza risvegliata, dall’oscurità alla luce.

GURU ci ricorda che in ogni situazione dove incontriamo sofferenza, distruzione, dolore, cattiveria, ignoranza, smarrimento e perdita di speranza, nelle tenebre più nere che ognuno di noi a volte si ritrova a vivere, si cela la luce, la possibilità di trascendere tutto quel buio e risorgere come una fenice rinata dalla cenere.

GURU è il fondamento del gioco delle polarità attorno a cui il mondo si muove. Un gioco infinito che ci trasporta verso un possibile neutro, sede dell’accoglienza, della compassione e dell’amore che tutto vede e tutto accoglie.

Ti invito a meditare e praticare questo mantra perchè se lo farai ti aiuterà a portare a compimento la relazione con i tuoi genitori, e quindi liberare te e loro del karma che vi ha uniti, in una trasformazione nell’accettazione, nella pace e nell’amore.

Mantra di auto realizzazione, ti porta alla tua vera realtà e a un’esperienza di divinità.

La Shabad

GURU DEV MATA GURU DEV PITA è una Shabad, cioè una forma di mantra più articolata che ha un potere vibrazionale molto potente e prezioso.

Shabad si suddivide in due parole: Sha che è l’Ego e tutta la sua espressione, nella forma degli attaccamenti limitanti con cui tendiamo ad identificarci e Bd che significa tagliare/sradicare. 

La Shabad, quindi, è un suono che ha il potere di tagliare l’Ego, non è un suono qualiasi.

Vibrare una Shabad come questa vuol dire risvegliarsi alla propria anima, pulendo la propria mente e liberandoci dal dipendere da una identità finita come l’ego.

Guru Dev Mata Guru Dev Pita è all’interno del testo sacro ai Sikh, l’undicesimo Guru, il Siri Guru Granth Sahib, . In specifico è alla fine e all’inizio della Shabad Baavan Akhrii (Le 52 Lettere), composta in Raag Gaurii da Guru Arajan Ji.

GURUDEV MATA GURU DEV PITA 
GURUDEV SWAMI PARMES(U)RAA 
GURUDEV SAKHA AGYAAN BHANJ(A)N 
GURUDEV BANDHIP SAHODARAA 
GURUDEV DAATTAA HAR NAAM UPDESE 
GURUDEV MANT NIRODHARAA 
GURUDEV SHANT SAT BUDH MUUR(A)T 
GURUDEV PAAR(A)S PAR(A)SPARAA 
GURUDEV TIIR(A)TH AMRITA SAROVAR 
GUR GYAAN MAJAN APARAMPARSA
GURDEV KARTA SABH PAAP HARTAA 
GURUDEV PATIT PAVIT KARAA 
GURUDEVA AD JUGAAD JUG JUG
GURUDEV MANT HAR JAP UDHARAA 
GURUDEV SANGAT PRABH MEL KAR KIRPAA
HUM MUUR PAAPII JIT LAG TARAA. 
GURUDEV SAT GUR PARBRAHM PARMESARA 
GURUDEV N(A)N(A)K HAR NAMASKARAA
 
Qui trovi la traduzione che ti invito a leggere con attenzione. Io la trovo così bella!

Il Guru Divino è mia madre, 
il Guru Divino è mio padre;  

Il Guru  Divino è il mio trascendente Signore e Maestro.  

Il Guru Divino è il mio compagno, il distruttore dell'ignoranza;  
Il Guru Divino è mio parente e fratello.  

Il Guru Divino è il Donatore, l'Insegnante del Nome del Signore. 
 
Il Guru Divino è il mantra che non fallisce mai.  

Il Guru Divino è l'immagine della pace, della verità e della saggezza.  
Il Guru Divino è la Pietra Filosofale: toccandola, uno è trasformato.

Il Guru Divino è il sacro santuario del pellegrinaggio,
 e la piscina della divina ambrosia;  
bagnandosi nella Saggezza del Guru, si sperimenta l'Infinito.  

Il Guru Divino è il Creatore,
 e il distruttore di tutti i peccati; 
 Il Guru Divino è il purificatore dei peccatori.  

Il Guru Divino è esistito all'inizio primordiale,
attraverso i secoli, in ogni epoca.  
Il Guru Divino è il mantra del Nome del Signore;  
cantandolo, verremo salvati.  

O Dio, ti prego sii misericordioso con me, 
così che io possa essere uno con il Divino Guru; 
 Sono uno stolto peccatore, ma aggrappandomi a Lui,
 vengo trasportato. 

Il Guru Divino è il Vero Guru, 
il supremo Signore Dio, il Signore trascendente; 
Nanak si inchina in umile riverenza al Signore, il Guru Divino.

Il mistero della versione musicale da usare nel Kundalini yoga

Troverai questa Shabad in diverse versioni musicali, alcune molto belle.

Qui trovi una selezione che ho fatto su Spotify. A mio avviso sono utili per una possibile pratica nelle varie meditazioni la prima e la terza.


Vorrei segnalarti quella usata da Yogi Bhajan nelle varie pratiche del Kundalini yoga. In diverse pratiche è proprio quella che dovresti usare. È quella di Guru Jiwan Singh che trovi più sotto.


Questa versione porta con se una specie di mistero perchè manca totalmente dei due versi sequenti:
GURU DEV DAATTAA HAR NAAM UPDESE
GURU DEV MANT NIRODHARAA

La prima volta che ho vibrato questo mantra non riuscivo a capacitarmi, passavo e ripassavo sulla parte incriminata sicura di essere io a sbagliarmi.
Ultimamente ho capito che forse nessuno sa come mai il maestro l’abbia scelta rispetto ad altre possibilità, non so se lo ha fatto malgrado questa mancanza, con intenzione oppure no…sembra proprio un mistero.
Quindi non sorprenderti se la userai e non troverai le due righe.
In questo periodo ho iniziato una pratica proprio con Guru Dev Mata ( qui trovi la meditazione), e devo confessarti che sono dentro un mio personale processo al riguardo.
Quello che sto vivendo è che questa versione è così ispirante che se ne uso delle altre ( cosa che ho fatto), alla fine della meditazione mi rimane come un vuoto, come se qualcosa non fosse andato a compimento.
Quindi per quella che è la mia storia al riguardo in questo momento, credo proprio che finirò con usare questa versione mancante di due righe.
Mi piace pensare che a volte è proprio nell’imperfezione e nel mistero che si manifesta il divino.

La versione di Guru Jiwan Singh:

Se deciderai di recitare questa Shabad o di fare la meditazione collegata fammi sapere quale versione finirai con l’usare. Mi piacerebbe avere un confronto al riguardo.

E come sempre grazie di essere arrivato/a fino a qui. Lasciami un commento se ti è piaciuto questo articolo.

Ricordo che se ci sono delle informazioni non corrette è solo una mia totale responsabilità.

Ti sarò grata se me le segnalerai.

Un caro saluto a tutti!

Dharma

A SUPPORTO DEL MIO SERVIZIO:

Per sostenere il mio impegno gratuito nel diffondere il Kundalini yoga, ti faccio qualche proposta di lettura e articoli che potranno servirti per la tua pratica e la tua ricerca evolutiva.

Se farai acquisti entrando da qui mi potrai così sostenere.

Quindi un immenso grazie. 🙏

Trovi questa Shabad e molti altri mantra della tradizione del Kundalini yoga, in questo libro:

Mantra - BibiJi Inderjit Kaur Khalsa, PhD
Mantra – BibiJi Inderjit Kaur Khalsa, PhD

Qualche libro sulla storia dei Sikh:

Strumenti per produrre il suono sacro:

Turbanti la mia passione!!

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Tocca ogni cuore: meditazione di kundalini yoga https://adharmapiaceloyoga.com/tocca-tutti-i-cuori-meditazione-di-kundalini-yoga/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tocca-tutti-i-cuori-meditazione-di-kundalini-yoga https://adharmapiaceloyoga.com/tocca-tutti-i-cuori-meditazione-di-kundalini-yoga/#respond Mon, 05 Dec 2022 10:20:24 +0000 https://adharmapiaceloyoga.com/?p=3673 In questo periodo Guru Dev Mata, Guru Dev Pita una shabad meravigliosa mi sta chiamando come non mai. La conosco da tempo, a volte mi è capitato di averla cantato, ma mai avevo pensato di farla diventare una mia pratica, soprattutto con l’intenzione di portarlo avanti nel tempo. La meta in cui metto la mia intenzione sono i tre anni. Si lo so, è un’impegno intenso. Ho raggiunto questo spazio temporale nella mia vita di yogini solo con una meditazione che è stata il mio compito a casa al termine della formazione per insegnare alle donne incinte: la meditazione “Io sono la grazia di Dio” che trovi qui https://adharmapiaceloyoga.com/?s=io+sono+la+grazia+di+dio . Effettivamente per 3 anni sono riuscita a praticarla tutti i giorni. Torno sempre con gioia a questo ricordo perchè è stato uno dei più belli della mia vita di yogini, un periodo di grandi trasformazioni, affrontate grazie alla mia pratica in generale, con tanta grazia, forza e fede. Perchè ora proprio questo mantra vi starete sicuramente chiedendo. Una delle caratteristiche di base di questa shabad è che porta a compimento la relazione con i propri genitori. Dopo tantissimi anni di lavoro su di me, sul mio passato, sui miei genitori,...

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In questo periodo Guru Dev Mata, Guru Dev Pita una shabad meravigliosa mi sta chiamando come non mai. La conosco da tempo, a volte mi è capitato di averla cantato, ma mai avevo pensato di farla diventare una mia pratica, soprattutto con l’intenzione di portarlo avanti nel tempo.

La meta in cui metto la mia intenzione sono i tre anni.

Si lo so, è un’impegno intenso.

Ho raggiunto questo spazio temporale nella mia vita di yogini solo con una meditazione che è stata il mio compito a casa al termine della formazione per insegnare alle donne incinte: la meditazione “Io sono la grazia di Dio” che trovi qui https://adharmapiaceloyoga.com/?s=io+sono+la+grazia+di+dio .

Effettivamente per 3 anni sono riuscita a praticarla tutti i giorni. Torno sempre con gioia a questo ricordo perchè è stato uno dei più belli della mia vita di yogini, un periodo di grandi trasformazioni, affrontate grazie alla mia pratica in generale, con tanta grazia, forza e fede.

Perchè ora proprio questo mantra vi starete sicuramente chiedendo.

Una delle caratteristiche di base di questa shabad è che porta a compimento la relazione con i propri genitori.

Dopo tantissimi anni di lavoro su di me, sul mio passato, sui miei genitori, con intensi passaggi di odio, amore, sofferenza, rimpianti, recriminazioni, accettazione, vicinanza..lontananza…sento sulla base della mia età e della consapevolezza del gioco della vita di voler portare pace in profondità nella mia relazione con mia madre e mio padre.

Quando me ne andrò non voglio lasciare dietro di me una scia di incomprensione ma di amore.

Ho scelto questa specifica meditazione perchè come dice il commento “questo gentile kriya in due parti ci ispira ad amare perché è la nostra natura.”

Più indago il mistero della vita e più finisco proprio li: nello spazio del cuore.

LA MEDITAZIONE

Questa pratica è composta da due passaggi, mantienili entrambi.

Primo passaggio:

Postura: siediti a gambe incrociate con la colonna vertebrale diritta.

Occhi: gli occhi sono chiusi.

Mudra: posiziona la mano sinistra sul cuore e alza la mano destra di lato come se stessi prestando un giuramento. Le dita di entrambe le mani sono aperte e non si toccano: questo è il segreto di questa meditazione.

Mantra: canta insieme alla versione della shabad Guru Dev Mata di Guru Jiwan Singh. “Diventalo. Lascia che il Guru entri. Lascia che la guida di Dio entri. Applica te stesso. Sii costante”.

Guru Dev Mata Shabad

GURU DEV MATA GURU DEV PITA 
GURU DEV SWAMI PARMES(U)RAA 
GURUDEV SAKHA AGYAAN BHANJ(A)N 
GURU DEV BANDHIP SAHODARAA 
GURU DEV DAATTAA HAR NAAM UPDESE 
GURU DEV MANT NIRODHARAA 
GURU DEV SHANT SAT BUDH MUUR(A)T 
GURU DEV PAAR(A)S PAR(A)SPARAA 
GURU DEV TIIR(A)TH AMRITA SAROVAR 
GUR GYAAN MAJAN APARAMPARSA
GUR DEV KARTA SABH PAAP HARTAA 
GURU DEV PATIT PAVIT KARAA 
GURU DEVA AD JUGAAD JUG JUG
GURU DEV MANT HAR JAP UDHARAA 
GURU DEV SANGAT PRABH MEL KAR KIRPAA
HUM MUUR PAAPII JIT LAG TARAA. 
GURU DEV SAT GUR PARBRAHM PARMESARA 
GURU DEV N(A)N(A)K HAR NAMASKARAA
 

Traduzione:

 Il Guru Divino è mia madre, 
 Il Guru Divino è mio padre;  

 Il Guru  Divino è il mio trascendente Signore e Maestro.  

Il Guru Divino è il mio compagno, il distruttore dell'ignoranza;  
Il Divino Guru è mio parente e fratello.  

Il Guru Divino è il Donatore, l'Insegnante del Nome del Signore. 
 
 Il Divino Guru è il mantra che non fallisce mai.  

 Il Divino Guru è l'immagine della pace, della verità e della saggezza.  
 Il Guru Divino è la Pietra Filosofale: toccandola, uno è trasformato.

 Il Divino Guru è il sacro santuario del pellegrinaggio,
 e la piscina della divina ambrosia;  
 bagnandosi nella Saggezza del Guru, 
 si sperimenta l'Infinito.  

 Il Divino Guru è il Creatore,
 e il distruttore di tutti i peccati; 
 Il Divino Guru è il purificatore dei peccatori.  

Il Divino Guru è esistito all'inizio primordiale,
attraverso i secoli, in ogni epoca.  
Il Divino Guru è il mantra del Nome del Signore;  
cantandolo, si salvò.  

O Dio, ti prego sii misericordioso con me, 
così che io possa stare con il Divino Guru; 
 Sono uno stolto peccatore, ma mi aggrappandomi a Lui,
 sono portato attraverso. 

Il Divino Guru è il Vero Guru, 
il supremo Signore Dio, il Signore trascendente; 
Nanak si inchina in umile riverenza al Signore, il Divino Guru. 

Qui puoi scaricare il testo traslitterato dal Gurmukhy per la recitazione:

Qui un pò più di dettagli su questa shabad: https://adharmapiaceloyoga.com/guru-dev-mata-guru-dev-pita-mantra/

Qui puoi ascoltare la versione raccomandata da Yogi Bhajan per questa specifica meditazione:

Durata: costrusici con calma il tempo massimo di 31 minuti.

Quindi passa in modo fluido al secondo passaggio.

Secondo passaggio

Postura: rimani seduto con la colonna vertebrale dritta.

Mudra: posiziona la mano destra sopra la mano sinistra sul cuore.

Mantra: canta in un monotono il Mangala Charan Mantra:

Aad Gure Nam(e)h
Jugaad Gure Nam(e)h
Sat Gure Nam(e)h
Sirii Guru Deve Nam(e)h 

Traduzione: Mi inchino al Guru primordiale, Mi inchino alla verità che è esistita nel corso dei secoli, Mi inchino alla Vera Saggezza Mi inchino alla Grande Saggezza Divina

Durata: Continua per 3 minuti.

Chiusura: inspira profondamente, trattieni e premi il centro del tuo cuore con la forza di entrambe le mani. Espira dalla bocca potentemente come un colpo di cannone. Ripeti altre 2 volte. Rilassa.

Commenti: “Come hai visto entrambi gli esercizi prevedono la meditazione di un mantra. Prima di iniziare, può essere utile familiarizzare con i mantra, leggere la loro traduzione e conservarne una copia stampata se non conosci le parole. Ti verrà chiesto di cantare ad alta voce. Alzati. Abbraccia un atteggiamento di gratitudine. Loda la tua concezione, la tua realtà, la tua identità e la tua anima. Comprendi ed esamina il tuo Creatore. Dimora nella compassione e prendi questo impegno: amare con un fuoco ardente, toccando ogni cuore. Le tue difficoltà svaniranno. “

Questo kriya è originariamente insegnato da Yogi Bhajan il 2 maggio 2000, a Espanola, Nuovo Messico.

MPORTANTE PER CHI NON CONOSCE BENE IL KUNDALINI YOGA

Prima di iniziare la pratica della sequenza

Se hai deciso di fare questa meditazione e non hai mai praticato il Kundalini yoga, per favore leggi questo post che ho scritto, dove illustro come aprire e chiudere lo spazio dello yoga. Segui il più possibile le istruzioni. https://adharmapiaceloyoga.com/struttura-di-una-lezione-di-yoga-kundalini/

Oppure guarda questo video:

CARI YOGI E YOGINI BUONA PRATICA!

Fammi sapere se la stai praticando e come va, e per qualsiasi cosa scrivimi ti aiuterò con piacere.

Dharma Kaur

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Una delle caratteristiche importanti del Kundalini yoga è il grande utilizzo dei mantra e quindi di consequenza della musica.

In questo articolo voglio riassumere vari punti importanti su come orientarsi tra mantra, versioni musicali giuste o meno all’interno della grande varietà di meditazioni e sequenze di questo sile di yoga.

Se non hai una grande esperienza del Kundalini Yoga ti prego di dedicare un pò di attenzione a questo articolo.

Il Naad Yoga

Mi sembra importante chiarire che non si tratta semplicemente di musica in senso generale, con tutto il rispetto per il mondo musicale che amo e mi appartiene da sempre, come penso per la maggior parte di noi.

Qui si tratta di vibrazioni speciali perchè alla base ci sono i mantra.

Cosa sono i mantra ? sinteticamente sono parole Sacre, spesso arrivano da tradizioni religiose, nel nostro caso dalla tradizione Sikh.

I mantra sono codici vibratori importantissimi, creati da Maestri, Guru, in connessione con le parti più elevate del nostro essere, con l’intento di resettare di base la nostra mente e portarci verso stati di coscienza evoluti.

Il Naad Yoga è proprio quel ramo specifico che si occupa del Suono Sacro.

Non voglio in questo articolo soffermarmi troppo su questo, che mi impegno ad affrontare presto, ma entrare nello specifico dell’utilizzo della musica.

Utilizzo dei mantra nel Kundalini yoga

Nel kundalini yoga i mantra vengono usati come parte integrante della pratica.

Ad esempio in una sequenza potresti avere dieci posizioni, forse anche due o tre pranayama abbinati, uno o anche più passaggi con uno o più mantra che vanno vibrati a voce alta, con una determinata musica.

Ci sono delle sequenze che sono accompagnate dall’inizio alla fine dal canto di diversi mantra! dei veri e propri viaggi canori.

Ti confesso che quando ho incontrato il Kundalini yoga è stato proprio questo elemento a farmene innamorare così tanto!

Regole per l’utilizzo dei mantra e della musica nelle varie pratiche

Quando si usano i mantra all’interno della struttura delle varie pratiche,ci sono alcune regole importanti che devi osservare:

  • Rispetta la costruzione della sequenza, quindi non aggiungere mantra dove non sono segnalati;
  • Se in un passaggio è indicato di usare un determinato mantra, non cambiarlo o toglierlo.
  • Se viene segnalata una determinata versione di un mantra con una determinata musica, fai del tuo meglio per procurartela. Sforzati di usarla comunque anche se non ti piace, se Yogi Bhajan l’ha inserita sicuramente, essendo un maestro, sapeva cosa stava facendo.
  • Se non trovi la versione raccomandata: o reciti il mantra solo con la tua voce oppure ti avventuri nella ricerca di un’alternativa, oppure non insegni quella pratica. Si lo so può apparire un pò estremo ma io molte volte ho fatto questa scelta, dicendo a me stessa che potevo trovare anche altro visto la grande quantità di materiale che abbiamo da insegnare. Nel frattempo mi davo da fare per cercarla.

La scelta di una alternativa

Mi soffermo un poco su questo aspetto che sembra scontato ma non lo è affatto, perchè il Suono Sacro è molto importante quando è all’interno di una struttura di pratica. Cambia molto se stai scegliendo qualcosa da ascoltare in macchina, in casa, mentre fai altro, passeggiando o correndo.

Qui si tratta dello spazio della pratica di sequenze e meditazioni sacre, perchè per me lo yoga è questo: uno Spazio Sacro di trasformazione di chi sei.

Questo aspetto rientra nell’educarsi all’ascolto sensibile e profondo per poter riconoscere il Naad/Suono specifico di un brano, e sentire che può contribuire insieme al resto della struttura dello yoga ad un processo elevante per la persona.

Processo sicuramente delicato, tanti dei nostri insegnamenti sono dedicati a questo tema, ci sono anche meditazioni specifiche che forse già conosci.

Il mio caro amico Saribjit Singh musicista, compositore e grande conduttore dei bagni di gong

La musica durante il rilassamento

Oltre ad usare le versioni musicali dei mantra durante le sequenze e le meditazioni, le usiamo durante il rilassamento, che come saprai è un momento molto importante di integrazione della pratica appena fatta.

Anche al riguardo abbiamo regole molto precise:

  • Di base devono essere musiche con i mantra della tradizione del Kundalini yoga, rilassanti e tranquille.
  • Si può usare anche la musica tradizionale indiana, solo strumentale e anche i suoni neutri della natura.
  • Puoi anche cantare tu. A me è capitato durante una formazione di essere accompagnata nel rilassamento da un canto senza strumenti fatto dall’insegnante formatore del momento, ancora adesso ne ho un ricordo bellissimo! Naturalmente puoi cantare anche accompagnandoti con uno strumento.

Forse starai pensando…quante regole! in realtà sei sempre tu che alla fine decidi se seguire o meno le indicazioni, nessuno può obbligarti.

Io mi sono sempre attenuta a queste linee guida. Avendo dato piena fiducia al Kundalini yoga come non mi era mai accaduto prima, e avendo sperimentato i grandi benefici, mi risulta semplice accettarne le regole e applicarle al meglio che riesco.

Puoi, comunque, sbizzarrirti nella scelta delle versioni da utilizzare per il rilassamento, sarà la tua sensibilità, sviluppata dall’ascolto profondo, a guidarti nella scelta.

Qui trovi una piccola compilation in cui ti suggerisco alcuni mantra che ho utilizzato tanto per il rilassamento. https://adharmapiaceloyoga.com/7-mantra-per-rilassarsi/

L’ascolto della musica in generale durante la pratica di una sequenza

Mi soffermo un attimo anche su questo punto, perchè da tempo continuo a scegliere di non usare, quando insegno, una base musicale durante la pratica di una sequenza o meditazione in cui non è indicato di usare la musica.

Sul manuale insegnanti troverai al riguardo questi passaggi a pg.288: “Yogi Bhajan ha sottolineato che si può usare la musica in classe ma solo la musica del Kundalini yoga…”, ” È accetabile suonare la musica del Kundalini yoga durante meditazioni che non richiedono un mantra o un ritmo di respiro specifico..”

Io in genere non inserisco altra musica, non voglio indicare questa mia scelta come un qualcosa da fare o non fare, solo condividere le ragioni per cui agisco così:

  • La prima è che siccome abbiamo passaggi dove le musiche sono richieste, mi sembra importante mantenere il silenzio proprio per mettere in risalto dove invece arrivano i mantra e la musica, per enfattizzarne l’effetto e far emergere la differenza esperienzale. Se ti abitui ad avere sempre la musica, quando è richiesta se l’insegnante non te lo segnala, probabilmente neanche te ne accorgi.
  • Secondo punto radicato sulla mia personale esperienza, quanto è stato importante per me focalizzarmi durante la pratica verso il suono del mio respiro e in genere i suoni interni del mio corpo, e di accogliere questa sorta di silenzio che si apre durante la pratica. Anche i suoni esterni ben recepibili se non c’è una musica, che hanno finito con il diventare un sottofondo a cui ho imparato a non dare attenzione.

Ma non è una regola, è una posizione molto personale.

Ti invito a non dare per scontato l’utilizzo regolare della musica, ma di esplorare anche cosa vuol dire insegnare e praticare senza ,e osservare cosa cambia quando la musica deve proprio essere usata.

I mantra e la musica nella vita di tutti i giorni

Questo è un punto molto importante perchè portare i mantra e le varie musiche relative nei momenti normali della vita come guidare, cucinare, riordinare, è proprio un modo speciale per integrare il Sacro nel quotidiano e affidarsi, nella spontaneità, al potere trasformante della Vibrazione Sacra.

Mi è capitato spesso che qualche allievo mi chiedesse se poteva usare i mantra mentre guidava, io l’ho sempre incoraggiato a farlo.

Mi emoziona sempre tanto quando qualcuno di loro condivide che non fa altro che ascoltare e cantare una specifica versione di un mantra! quando accade per me è una grande benedizione per loro!

Il mantra sta lavorando e io credo che effetti importanti possono arrivare anche così…le Vie del Guru sono oltre la nostra comprensione.

Qui è proprio dove puoi lasciarti andare, scegliere quello che ti parla e lasciare così che si crei una relazione spontanea nel flusso della tua vita!

Sono certa che è anche lasciando entrare i mantra musicati nei momenti della tua vita che si crea l’ascolto di cui parlo, che ti sarà necessario per avventurarti, se insegni o pratichi in autonomia, nella scelta di versioni musicali efficaci.

Usi la musica quando insegni? la usi solo quando pratichi per te? ascolti spesso i mantra nelle tue giornate? Di quale mantra sei innamorato/a in questo momento della tua vita?

Sono sicura che tanti di voi hanno tanto da condividere, ti invito perciò a farlo scrivendo un commento qua sotto.

Anche solo per raccontare la tua relazione con i mantra e con questo grande utilizzo che c’è nel Kundalini Yoga.

Un caro salto a tutti!

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mantra: hami ham brahm ham https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-hami-ham-brahm-ham/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mantra-hami-ham-brahm-ham https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-hami-ham-brahm-ham/#respond Thu, 29 Jul 2021 12:37:35 +0000 http://adharmapiaceloyoga.com/?p=2482 Nel viaggio al’interno del mondo del suono sacro, così importante nel Kundalini yoga, incontriamo un mantra talmente semplice, così breve che potrebbe passare quasi inosservato, in realtà il suo potere vibrazionale è di quelli fondamentali e molto preziosi. HAMI HAM BRAHM HAM ci confronta e ci ispira su una delle ricerche fondamentali nel cammino spirituale di ognuno di noi, che è la ricerca della propria identità. Chi siamo è uno dei quesiti la cui risposta ha assillato tanto gli esseri umani. Tanti sono i maestri, i filosofi, religioni che hanno cercato di dare risposte a questo grande, immenso quesito. Sicuramente ti sarà capitato di chiedertelo, probabilmente lo avrai fatto più di una volta, e forse sarai finito con il ritrovarti a compiere passi importanti, forse con il farne una ricerca di tutta una vita, che va benissimo perché è quasi inevitabile che questo accada… Chi definisce chi siamo? la lista potrebbe essere molto lunga, ma di base tra educazione, società, famiglia, religione, sesso, sono tante le persone, abitudini culturali, sociali, razziali, di età, di consapevolezza, che contribuiscono a far sorgere dentro di noi una certa percezione di identità. Molto spesso questo provoca divari e separazioni molto intense, che possono sfociare...

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Nel viaggio al’interno del mondo del suono sacro, così importante nel Kundalini yoga, incontriamo un mantra talmente semplice, così breve che potrebbe passare quasi inosservato, in realtà il suo potere vibrazionale è di quelli fondamentali e molto preziosi.

HAMI HAM BRAHM HAM ci confronta e ci ispira su una delle ricerche fondamentali nel cammino spirituale di ognuno di noi, che è la ricerca della propria identità.

Chi siamo è uno dei quesiti la cui risposta ha assillato tanto gli esseri umani. Tanti sono i maestri, i filosofi, religioni che hanno cercato di dare risposte a questo grande, immenso quesito.

Sicuramente ti sarà capitato di chiedertelo, probabilmente lo avrai fatto più di una volta, e forse sarai finito con il ritrovarti a compiere passi importanti, forse con il farne una ricerca di tutta una vita, che va benissimo perché è quasi inevitabile che questo accada…

Chi definisce chi siamo? la lista potrebbe essere molto lunga, ma di base tra educazione, società, famiglia, religione, sesso, sono tante le persone, abitudini culturali, sociali, razziali, di età, di consapevolezza, che contribuiscono a far sorgere dentro di noi una certa percezione di identità.

Molto spesso questo provoca divari e separazioni molto intense, che possono sfociare in razzismo, intolleranza, diseguaglianze sociali intense, e creare fratture, piccole e grandi guerre anche in seno alla propria famiglia. Quando la definizione di chi sei dipende da tanti elementi umani, manca di qualcosa.

Se intraprendi la via del ricercatore spirituale, molto presto potresti comprendere che in realtà sei quello che sei, che non c’è niente che devi lasciare fuori, soprattutto che sei di base un essere spirituale che vive un’esperienza umana. Non solo, potresti fare un passo ancora più incredibile, che ti porta a entrare in relazione che sei Dio, che Dio è dentro di te, che è da lui o lei che provieni con tutto il tuo gioco infinito umano.

Un salto verso il mistero della vita e dell’anima.

Il mantra

Quindi il mantra HAMI HAM BRAHM HAM è una dichiarazione di identità che elimina i dubbi e porta una chiarezza cristallina dentro di te, facendo luce nel groviglio di definizioni di te stesso in cui ti dibatti in genere.

HAMI HAM: noi siamo noi
BRAHM HAM: noi siamo Brahma , potremmo dire anche Dio.

Nel prima parte l’affermazione “noi siamo noi “ci libera dal voler essere qualcosa di specifico, dal giudizio che ci porta a lasciare fuori qualcosa, a autogiudicarci, a giudicare l’altro: questo lo tengo perchè mi piace, questo altro perchè è quello che la società valuta essere perfetto, questo ancora no perchè non risulto elevante e via di seguito. Una delle sfide di ogni percorso di crescita è accettarsi così come siamo, nella nostra essenza umana, nei giochi che sorgono naturali nella vita.

Nella seconda parte siamo subito proiettati verso il fatto che noi siamo in realtà Dio. C’è un senso di ineluttabilità in questa affermazinone, i dubbi sono stati sconfitti, c’è un coraggio potente di andare al punto fondamentale, il nodo, quello che è vero, la radice di tutto. E, l’aspetto meraviglioso, è che questa seconda parte include la prima, in una inclusione che è l’accettazione del potere del cuore che ti dice che tutto è perfetto così com’è, che ogni cosa fa parte di noi, anche la nostra limitata auotodefinizione di noi stessi e di consequenza degli altri.

Perchè Dio è tutto, la sua realtà manifestata prevede un disegno che è oltre la comprensione della nostra mente umana.

Yogi Bhajan il 19 aprile 2001 a Los Angeles insegnando una meditazione, disse: “La cosa più difficile in cui credere è,” Hami Ham Brahm Ham, “” Noi siamo noi e noi siamo Dio. “Potrei insegnare altri 100 anni, ma non sarò in grado di convincerti che tu sei Dio. A volte non credi nemmeno di essere una parte di Dio. Non credi nemmeno che Colui che fa ruotare questa Terra possa prendersi cura della tua routine. Una volta che credi di essere Dio, Madre Natura inizierà a lavorare per te. .. Devi imparare ad essere. Siediti, chiudi gli occhi, calmati e sii. Sii te stesso! Non nessun altro. Solo un essere umano creativo. Pratica questa meditazione per essere un essere umano creativo. “

Comunità

E’ un mantra che si esprime al plurare, parla al “noi”, non solo al “tu”. Ti fa fare il salto verso lo spazio del cuore che fiorisce e si apre con il “noi”, ti porta ad aprirti all’accettazione dell’altro, all’integrazione, e ti aiuta a manifestare concretamente nella vita il far parte di una comunità.

Ti ricorda che nell’essenza del nostro spirito divino siamo tutti UNO.

Quindi quando sei perso nella tua limitata egoica identità, nei conflitti, separato dall’altro, nel giudizio, quando ti rendi conto che stai sfociano nell’intolleranza, che non deve per forza avere a che fare con azioni eclatanti, ma spesso si manifesta in cose piccole della vita, in un vicino che proprio non ti va giù, il rumore che fa, come cucina, parcheggia la macchina..se è single oppure se da feste interminabili, e poi piano piano ti ritrovi a inneggiare con toni di razzismo davvero importante, beh… forse è arrivato il momento di far vibrare nelle cellule Hami Ham Brahm Ham.

Io credo che abbiamo tutti necessità di creare una relazione con questo mantra, e chiedere il suo aiuto, con la consapevolezza e l’umiltà che abbiamo tanto bisogno di essere aiutati a fare questo salto verso il NOI e, soprattutto, aiutati ad accettare la nostra matrice divina e spirituale.

Io ci provo, e rinnovo ogni giorno il mio andare verso l’avere fede che esiste un’anima che mi guida, e mi sostiene, che faccio parte di qualcosa di così espanso che non posso neanche immaginare cosa vuol dire. Ma cerco e sostengo dentro di me ogni più piccolo segnale, percezione che riconosco che mi dice che questo può essere e non mollo!

Molte sono le meditazioni nel Kundalini yoga che lo compredono, qui trovi quella che ti aiuta a ritrovare la comunità nel cuore.

Versioni musicali

Ti ricordo che puoi sempre ascoltare un mantra durante la tua giornata con semplicità, senza rituali specifici, anche guidando, e iniziare così a creare una risonanza con la sua vibrazione. Piano piano ti accorgerai che quel suono, quelle parole sacre ormai sono diventate così familiari che non le dimenticherai più, e forse ti verrà voglia di impegnarti in un percorso meditativo.

Sotto trovi alcune versioni che mi piacciono molto.

Per chi ha sete di approfondire:

Il Mantra
La Pratica dei Mantra
Le parole della forza per la salute, la pace interiore e la crescita spirituale
I Mantra - Sacre Parole di Potenza

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mantra sa ta na ma https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-sa-ta-na-ma/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mantra-sa-ta-na-ma https://adharmapiaceloyoga.com/mantra-sa-ta-na-ma/#respond Sat, 10 Jul 2021 19:35:00 +0000 http://adharmapiaceloyoga.com/?p=2331 SA TA NA MA è uno di quei mantra che userai tanto, sopratutto un mantra che a volte può suscitare una reazione poco bella sulle persone molto religiose all’interno della religione cattolica. Infatti loro dicono che è un richiamo a Satana. Devo dire che non ho mai avuto disagi ogni volta che ho insegnato meditazioni o sequenze in cui il mantra va bribato a voce alta, e non mi sono mai fatta condizionare nella scelta, ma so che ad alcuni insegnanti è accaduto. Mi ricordo una volta insegnando in un parco di Rimini una sequenza sin cui il SA TA NA MA era vibrato continuamente, qualche sguardo strano dalle persone che passavano lo abbiamo ricevuto. ma niente di pù. In realtà il suo significato è moto bello: SA o infinito o la totalità del cosmo da cui tutto ha origine TA la concretizzazione di questa energia in un forma di vita. NA la cessazione di questa forma di vita o morte o trasformazione. MA la rinascita. SA TA NA MA significa letteralmente: dall’Infinito alla nascita, alla morte, alla rinascita. Descrive il ciclo sacro dell’anima. Che è diverso dal ciclo dell’esistenza finita in cui riconosciamo la nascita e la morte come...

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SA TA NA MA è uno di quei mantra che userai tanto, sopratutto un mantra che a volte può suscitare una reazione poco bella sulle persone molto religiose all’interno della religione cattolica. Infatti loro dicono che è un richiamo a Satana. Devo dire che non ho mai avuto disagi ogni volta che ho insegnato meditazioni o sequenze in cui il mantra va bribato a voce alta, e non mi sono mai fatta condizionare nella scelta, ma so che ad alcuni insegnanti è accaduto.

Mi ricordo una volta insegnando in un parco di Rimini una sequenza sin cui il SA TA NA MA era vibrato continuamente, qualche sguardo strano dalle persone che passavano lo abbiamo ricevuto. ma niente di pù.

In realtà il suo significato è moto bello:

SA o infinito o la totalità del cosmo da cui tutto ha origine

TA la concretizzazione di questa energia in un forma di vita.

NA la cessazione di questa forma di vita o morte o trasformazione.

MA la rinascita.

SA TA NA MA significa letteralmente: dall’Infinito alla nascita, alla morte, alla rinascita. Descrive il ciclo sacro dell’anima. Che è diverso dal ciclo dell’esistenza finita in cui riconosciamo la nascita e la morte come qualcosa di finito. Ma nella vita dell’anima, diciamo che veniamo dall’infinito, per fonderci nuovamente nell’Infinito. C’è un ciclo di nascita, morte e rinascita come percorso in una espansione verso l’infinito.

Panj Shabad

Questo mantra viene anche chiamato Panj Shabad. Panj significa cinque, ed esprime i cinque suoni primordiali dell’Universo. (SSS. MMM. TTT. NNN e AAA.)

E’ la forma atomica o Naad del mantra SAT NAM che viene considerato un mantra seme o Bij. Il SAT NAM è creato da questi Cinque Suoni Sacri che hanno il potere di tagliare l’ego. La tecnica di SA TA NA MA riposa nei cinque elementi. Nella visione della vita della filosofia yogica, la creazione è una manifestazione articolata da cinque elementi fondamentali: etere, aria, fuoco, acqua e terra. Malgrado ci incarniamo come anime, i cinque elementi si avvolgono attorno alla nostra Anima per darci la capacità di sperimentare la vita. I cinque elementi creano un sistema sensoriale per l’anima. Questo è il meccanismo attraverso il quale nella vita interagiamo, sentiamo, impariamo e cresciamo.

I cinque ladri

Nella polarità della vita, tuttavia, ogni elemento ha anche una sfida: ciò che i maestri sikh chiamavano un “veleno” o un “ladro”. Questi “ladri”, anche loro in numero di cinque, possono impedirci di vedere il Divino in noi stessi e in tutto ciò che ci circonda. I ladri sono l’intenzione dell’elemento di trascinarci completamente nella creazione finita, facendoci dimenticare l’Infinito Creatore che sta effettivamente conducendo tutto.

I ladri sono: rabbia, orgoglio, avidità, attaccamento e lussuria. Quando agiamo dai cinque “ladri”, creiamo karma nelle nostre vite. Ci relazioniamo solo con l’ego finito e non con il nostro Sé Infinito. Tuttavia non puoi sbarazzarti di loro. Finché avrai un corpo, sperimenterai queste cinque energie. La chiave, come disse una volta Guru Amar Das, il 3° Maestro Sikh, è “legare i ladri a casa propria”. Queste qualità vivono dentro di te. Ma se sviluppi la tua consapevolezza di loro e impari a comandarti in modo che non prendano il controllo del tuo corpo e della tua mente, possono vivere immobilizzati dentro di te, incapaci di causare danni a te o a chiunque altro.

Quindi, come “legare i ladri?” È qui che entra in gioco la Panj Shabd. Questo mantra funziona in modo che tu possa diventare estremamente consapevole del gioco degli elementi nel tuo corpo e nella tua mente. Dà al tuo Sé Infinito il comando sugli elementi, in modo che i “ladri” rimangano fermi. Potresti sentirti avido, ma non agisci di conseguenza. La rabbia può sorgere dentro di te, ma la tua anima torna indietro e si assicura che la rabbia non interferisca con il tuo destino. L’orgoglio è l’illusione che “io” sia colui che agisce. Viene da uno squilibrio nell’elemento etere, ed è probabilmente la sfida più difficile da superare per un essere umano. Meditare SA TA NA MA può portare anche l’orgoglio in equilibrio: e questo accade quando dove puoi comprendere che la convinzione che “Io sono colui che agisce” è falsa; e ti abbandonati a Colui che fa tutto e al quale appartieni.

Ricordarci della nostra identià

Meditare sul Panj Shabd quindi equilibra i 5 elementi e ci fa andare oltre i “ladri”. Stare in questa vibrazione è anche ricordarci continuamente della nostra Vera Identità – del nostro SAT NAM. Perchè chi siamo veramente non è chi pensiamo di essere, la nostra vera identità è la Luce Infinita di Dio, e tornare a questa verità richiede un lungo viaggio attraverso il tempo e lo spazio nel gioco umano. Per giungere alla fine a immergerci sempre di più nel nostro SAT NAM e renderlo la nostra realtà.

Quando ricordiamo il SAT NAM – la nostra Vera Identità – questo ci dà la consapevolezza di agire in accordo con il nostro sé più elevato, e non rimanere intrappolati nella risacca dei cinque elementi che possono trascinare in basso la nostra coscienza.

E’ davvero prezioso meditare su SA TA NA MA, usando il Kirtan Kriya, e abbracciare l’esperienza umana nella sua pienezza. In realtà non dobbiamo temere i”ladri”, fanno parte della vita. Ma attraverso la Panj Shabd, possiamo rendere i “ladri” innocui e vivere nella bellezza, generosità e beatitudine dell’anima.

Versioni musicali

Troverai questo mantra in tante versioni, soprattutto costruite per la meditazione Kirtan Kriya, come sempre ne condivido alcune che amo molto.

Se ti è piaciuto questo articolo puoi condividerlo, ricorda che potrebbe essere un mezzo per far conoscere ad altre persone l’esistenza di strumenti così preziosi per la propria evoluzione spirituale, questo è uno degli intenti che metto nello scrivere e diffondere.

Grazie.

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